Sindacati in piazza dopo la revisione delle fasce di esenzione Irpef a Monza

"Gravissimo aumentare le tasse ai redditi più bassi".

Sindacati in piazza dopo la revisione delle fasce di esenzione Irpef a Monza
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Monza, giovedì sindacati in piazza dopo la revisione delle fasce di esenzione Irpef. "Gravissimo aumentare le tasse ai redditi più bassi".

Sindacati in piazza dopo la revisione delle fasce di esenzione Irpef a Monza

Dopo la decisione della Giunta Allevi di modificare la tassazione comunale sull’IRPEF a decorrere dal 2020 i sindacati scendono in piazza. Lo faranno giovedì 12 dicembre, quando si terrà una iniziativa di informazione presso il mercato di piazza Cambiaghi per chiedere la revoca del provvedimento.

CGIL, CISL e UIL di Monza, insieme alle rispettive Categorie dei Pensionati contestano infatti duramente lo spostamento della soglia di esenzione e il conseguente aumento delle tasse a coloro che percepiscono un reddito tra 12.000 e 18.000 euro lordi annui.

"Gravissimo aumentare le tasse ai redditi più bassi"

I sindacati confederali promettono dunque una mobilitazione capillare. “E’ gravissimo che la Giunta e la maggioranza che la sostiene abbiano scelto di aumentare la tassazione ai cittadini con redditi bassi” spiega Pietro Albergoni, segretario generale dello SPI CGIL Monza e Brianza. “Stiamo parlando di circa 12.000 persone che, spesso, faticano ad arrivare a fine mese e ai quali verrà imposto di pagare una tassa aggiuntiva che, in media, sarà di circa 135 euro all'anno a testa”. Una scelta assunta “applicando l’aliquota massima dello 0,8% consentita dalla legge e senza prevedere alcuna progressività dell’imposta, come invece chiediamo da anni”.

“Evidentemente, per la Giunta di Monza, lavoratrici e lavoratori a basso reddito, discontinui e precari, pensionate e pensionati sono sacrificabili sull’altare di scelte inique, per far tornare i conti”  prosegue Mirco Scaccabarozzi segretario della CISL Monza Brianza e Lecco  che continua: “la scellerata decisione dell’Amministrazione comunale di Monza è stata assunta senza rispondere alla richiesta di un confronto preventivo sulle scelte da assumere nel bilancio preventivo 2020, formulata dalle Organizzazioni Sindacali. Anche alla richiesta di incontro avanzata da CGIL CISL UIL di Monza, per chiedere il ritiro di una decisione sbagliata e socialmente ingiusta, il sindaco Dario Allevi ha fatto seguire un significativo silenzio”.

“Abbiamo saputo dalla stampa” dice Rina Del Pero della UIL “che qualche esponente dell’attuale maggioranza ha giustificato l’aumento della tassazione con la necessità di tenere in equilibrio il bilancio comunale dopo gli aumenti ai dipendenti comunali. Sono argomentazioni sbagliate e vergognose: si vorrebbero contrapporre gli interessi dei lavoratori e dei cittadini. Però gli aumenti sono risalenti al 2018, erogati già nel 2019 e ottenuti dopo quasi 10 anni di blocco contrattuale”.

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