Sosta selvaggia blocca il pulmino dei disabili

A San Fruttuoso a Monza non basta nemmeno l'installazione di paletti e di cartelli per impedire l'inciviltà

Sosta selvaggia blocca il pulmino dei disabili
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Oltre al danno, la beffa. La sosta selvaggia dei genitori che vanno a prendere i figli alla scuola elementare «Alfieri» di via San Fruttuoso non conosce davvero vergogna.
La mancanza di senso civico si spinge addirittura nell’impedire l’accesso ai pulmino destinato al trasporto dei tre alunni disabili che frequentano l’istituto.
E sono ormai mesi che la Cooperativa per Monza 2000 che si occupa del servizio di accompagnamento dei bambini sta lottando per riuscire a sensibilizzare i genitori. Per il momento ancora senza un pieno risultato.

I paletti

«Inizialmente addirittura dovevamo caricare le carrozzine e i bambini in mezzo alla strada, rischiando poi di creare degli ingorghi al passaggio dell’autobus di linea. E tutto perché puntualmente la sosta selvaggia impediva l’accesso allo spiazzo vicino al cancello che ci avrebbe permesso di svolgere tutte le operazioni di carico in sicurezza per i nostri utenti fragili», spiega Fabrizio Bosisio, uno degli autisti che si alternano per la Cooperativa per Monza 2000.
Qualche mese fa la richiesta di installare dei paletti dissuasori che impedissero alle automobili non autorizzate di occupare quello spazio di sosta della scuola ha parzialmente migliorato la situazione. Ovviamente agli operatori tocca ogni volta smontare i paletti, entrare con il mezzo e poi ricollocarli prima dell’uscita. «Sappiamo che se i bambini escono alle 16.30 noi dobbiamo andare alle 16 per essere sicuri di riuscire ad avere accesso all’area perché basta tardare un attimo e comincia il parcheggio selvaggio», spiegano.
Perché a quel punto le automobili di certi furboni sono state messe davanti ai paletti, rendendo comunque impossibile l’accesso.

I cartelli

L’altra settimana allora sono stati collocati dei cartelli con l’invito a non sostare davanti ai paletti così da lasciare libero l’accesso al pulmino disabili. Niente, la prima settimana, complice la presenza della Polizia locale, è andata anche tutto sommato bene, ma già la settimana dopo il malcostume è tornato a dilagare. «Un collega ha dovuto far spostare delle automobili per poter passare e si è anche beccato degli insulti, perché non è stato trattato proprio in modo gentile da chi era nel torto», ha spiegato Bosisio. «La situazione è tragica ovunque, per carità, qui come all’Ardigò, alla Anzani, alla Citterio e quando piove tutto si complica, però basterebbe un po’ di sensibilità», ha aggiunto. Anche perché - sarà un caso - ma le auto in divieto sono sempre le stesse tre-quattro. A cui forse andrebbe proposto il pedibus.

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