Studentessa di Triuggio progetta un'app per non vedenti

Elisa Donghi insieme al suo gruppo ha inventato un'applicazione per aiutare a fare la spesa al supermercato in autonomia.

Studentessa di Triuggio progetta un'app per non vedenti
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Studentessa di Triuggio progetta un'app per non vedenti, per guidarli a fare la spesa al supermercato in totale autonomia.

Studentessa progetta un'app per non vedenti

Una app che guida i non vedenti al supermercato. E’ l’idea vincente venuta a otto studenti, tra cui la 22enne triuggese Elisa Donghi, che si sta specializzando in Psicologia per le organizzazioni, risorse umane, marketing e comunicazione. Insieme ad altri universitari ha vinto uno dei premi assegnati alla manifestazione H4O.

Eyeshopper il nome dell'applicazione

«Eyeshopper» è il nome dell’applicazione per smartphone che è stata inserita tra trenta progetti scelti tra trecento che saranno ancora selezionati. Ciò per ottenere supporto e finanziamenti da Bioupper. Piattaforma che promuove idee innovative. L’idea l’hanno messa a punto durante un hackathon. Una maratona per l’innovazione (che si è svolta dal 12 al 14 ottobre alla Fabbrica del Vapore), dove studenti ed esperti si incontrano e lavorano assieme 48 ore consecutive per progettare soluzioni, in questo caso per non vedenti.

Nove gruppi in gara

I gruppi in gara erano nove: quello di Elisa Donghi era formato soltanto da universitari, in altri c’erano anche medici e professionisti. Dopo due giorni di idee a confronto, valutazioni e scelte si è arrivati all’idea di una app per non vedenti, ipovedenti e anziani. Che funziona come un navigatore per aiutare a fare la spesa al supermercato, con una voce che guida tra corsie e scaffali. Potranno preparare la lista della spesa a casa o in negozio seguendo l’assistente vocale, e grazie alla geolocalizzazione non dovranno più chiedere aiuto.

Il commento della triuggese

«Il nostro obiettivo era quello di rendere l’esperienza di acquisto il più autonoma possibile - spiega Elisa Donghi - Siamo soddisfatti di questo risultato. Ora dobbiamo assemblare e mettere in pratica la nostra idea».

Il servizio anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 30 ottobre.

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