Tangenti Pgt, Antonino Brambilla patteggia per evitare il carcere

L'avvocato di Carate Brianza accusato di corruzione ha rinunciato ai motivi d'appello e ha scelto un accordo sulla pena di 9 mesi per scongiurare la legge Spazzacorrotti.

Tangenti Pgt, Antonino Brambilla patteggia per evitare il carcere
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Per le tangenti sul Pgt di Carate Brianza, l'avvocato Antonino Brambilla patteggia 9 mesi per evitare il carcere.

Processo di appello bis a Milano

La clamorosa decisione è arrivata ieri a Milano al processo di appello bis dove  il professionista caratese, 72 anni, accusato di corruzione sul cambio di destinazione d'uso dei terreni dove poi è sorto il magazzino Bricoman, ha scelto di concordare una patteggiamento alla pena di 9 mesi.

Tutto per la Legge Spazzacorrotti (quella che nei giorni scorsi ha portato in carcere l'ex governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni) che, nonostante il reato di corruzione contestato a Brambilla fosse quasi in prescrizione (il Piano attuativo di Bricoman venne approvato alla fine del 2011) avrebbe cancellato il colpo di spugna, esponendolo in caso di condanna, a finire in carcere.

La decisione di Brambilla è arrivata dopo che la Cassazione aveva accolto alla fine del 2017 il ricorso della Procura Generale contro la sentenza che in Appello aveva assolto l'ex consigliere comunale di Forza Italia da tutte le accuse. Secondo la Cassazione  che aveva ritenuto lacunose e generiche le motivazioni dei Giudici di secondo grado, l'avvocato Brambilla in veste di pubblico ufficiale partecipò come consulente pagato dal privato alla stesura della convenzione sul Piano Bricoman votando poi l'approvazione in Aula consigliare in palese conflitto di interessi.  Un intervento, quello di Brambilla, che secondo la Suprema Corte introdusse prescrizioni favorevoli per il privato "non previste dal Pgt" e non "scontate". Brambilla era stato invece assolto per la vicenda legata alla presunta trasformazione dell'area di via Tagliamento dietro il pagamento di una dazione da 150mila euro corrisposta all'avvocato caratese.

Con la rinuncia ai motivi d'appello in seguito all'accordo sulla pena a 9 mesi raggiunto con la procura generale e ai quali si sommano i circa 10 mesi già trascorsi tra carcere e domiciliari per l'inchiesta sul Pgt di Desio, l'avvocato Brambilla dovrà scontare una pena inferiore ai tre anni che gli dovrebbero permettere l'affidamento in prova evitando il carcere.

Il servizio completo sul Giornale di Carate in edicola martedì 19 marzo.

 

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