Telecamere anti-violenza nei nidi, Carate dice sì

Il Comune parteciperà al bando della Regione Lombardia per l’installazione di dispositivi elettronici nelle strutture che ospitano i più piccoli.

Telecamere anti-violenza nei nidi, Carate dice sì
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Carate Brianza dice sì alle telecamere anti-violenza negli asili nido della città.

Il Comune parteciperà al bando della Regione Lombardia per l’installazione di telecamere anti-violenza negli asili nido. Lo ha fatto sapere in settimana il sindaco Luca Veggian (Forza Italia) rispondendo la scorsa settimana a una istanza avanzata dal gruppo politico consigliare del Movimento 5 Stelle.
Era stato proprio Giancarlo Grion, candidato sindaco e capogruppo in Aula dei «pentastellati», a protocollare a metà febbraio una richiesta all’assessore e al presidente della commissione Istruzione per segnalare l’approvazione della legge regionale numero 18 del 6 dicembre scorso chiedendo che l’Amministrazione comunale aderisse con l’obbiettivo di «tutelare i bambini e concorrere al benessere dei minori che frequentano i nidi e i micro-nidi nel rispetto della Convenzione sui diritti del fanciullo ratificata con legge nel maggio del 1991».
A pochi giorni dall’istanza è arrivata la risposta del primo cittadino che ha assicurato di volere partecipare all’apposito bando che il Pirellone predisporrà.
Il progetto di legge, approvato dal Consiglio regionale alla fine di novembre del 2018 (57 voti favorevoli e 16 contrari), era stato richiesto a gran voce anche dopo la notizia dei maltrattamenti in una scuola dell’infanzia di Varedo da parte di una maestra di Macherio e anche la Lega aveva presentato un’interrogazione alla Camera. Regione Lombardia ha stanziato 600mila euro, ripartiti tra 2019 e il 2020 e 300mila euro per la formazione degli operatori (150 mila sia nel 2018 che nel 2019).

 

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