Vaccini, Gallera: legali al lavoro per tutelare i bambini. M5S: serve norma transitoria

Qualche giorno fa il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli aveva criticato i 40 giorni concessi dal Pirellone ai genitori inadempienti

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Vaccini, Regione Lombardia sta valutando con i suoi legali la validità del provvedimento rispetto alle indicazioni del Governo

Vaccini, Regione Lombardia tira dritto

"Noi avevamo un obiettivo e lo abbiamo ancora: non lasciare a casa nessun bambino da scuola e soprattutto lavorare per convincere tutte le famiglie a vaccinare i propri figli".

Nella conferenza stampa dopo giunta l'assessore al Welfare Giulio Gallera torna a parlare di vaccini, dopo la legge introdotta recentemente dal Governo in materia.

La critica del Governo alla Regione

Solo qualche giorno fa il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli aveva criticato i 40 giorni concessi dal Pirellone ai genitori inadempienti per mettersi in regola. Tale dilazione non era infatti presente nel testo, pertanto si accusava la Lombardia di essere fuori legge.

Oggi il nuovo intervento dell'assessore sul tema:

"Noi siamo convinti di aver costruito un provvedimento con le sue fondamenta - ha spiegato Gallera nel suo intervento di questa mattina. "Evidentemente dobbiamo ora verificarlo rispetto alle indicazioni date dal Governo. Proprio per questo abbiamo bisogno del tempo per fare in modo che i nostri legali facciano i dovuti approfondimenti".

Ecco il video integrale dell'intervento dell'Assessore alla Welfare

La replica del Movimento 5 Stelle

"Maroni sull'obbligo vaccinale ha fatto tre passi indietro e ha dimostrato ancora una volta di non sapere che pesci pigliare - è stata la dura replica di Dario Violi e Paola Macchi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle della Lombardia. "La soluzione resta quella di applicare, come ha chiesto il M5S con un question time, la norma transitoria per evitare di creare altro caos e finirla con il mettere in difficoltà le famiglie".

"Ci auguriamo che in Consiglio regionale prevalga il buon senso e un metodo degno di un paese civile: la regione deve andare incontro alle famiglie e adottare senza indugi un modello che informi e non obblighi".

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