Abbandona rifiuti lungo via Castello, individuato e multato dalla Polizia Locale

E' successo nei giorni scorsi a Cornate d'Adda.

Abbandona rifiuti lungo via Castello, individuato e multato dalla Polizia Locale
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Abbandona rifiuti lungo via Castello, individuato e multato dalla Polizia Locale. E' successo nei giorni scorsi a Cornate d'Adda.

Indagini meticolose

La discarica a cielo aperto in via Castello, non nuova a situazioni del genere, è stata denunciata da un cittadino alla Polizia Locale lo scorso 25 febbraio. Una denuncia che ha fatto scattare le indagini degli agenti del comandante Marinella Terzoli, in grado di risalire in pochi giorni all'identità del trasgressore. Decisivi alcuni elementi rinvenuti sul posto e una meticolosa analisi delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza. Lo scorso 2 marzo la Polizia ha dato un nome e un cognome al trasgressore, un cittadino italiano di 46 anni, residente in un comune limitrofo a Cornate d’Adda.

La sanzione

Al trasgressore è stata contestata la violazione di quanto disposto dall’art. 8, comma 1, lettera a) del Regolamento Comunale di Polizia Urbana "chi abbandona o getta qualsiasi tipo di rifiuto su spazi ed aree pubbliche o deposita qualsiasi tipo di materiale senza la prescritta autorizzazione, lungo le scarpate e le piazzole delle strada comunali” è punito con la sanzione amministrativa in misura ridotta pari ad €. 250,00. La sanzione è stata così rideterminata con delibera di Giunta Comunale n. 110 in data 8 novembre 2018. Lo scorso 3 marzo 2019, la Polizia Locale, verificava che il trasgressore al quale era stato intimato il rispristino dello stato dei luoghi, attemperava alla rimozione di quanto abusivamente gettato.

Un problema sempre più annoso

Quello dei rifiuti abbandonati si sta rivelando un problema sempre più annoso, e "costoso", per la cittadinanza. Per questo motivo la Polizia Locale di Cornate dall'inizio dell'anno sta organizzando servizi particolari anche in abiti civili e in orari di servizio diversi rispetto a quelli ordinari. L’obiettivo è quello di disincentivare gli autori degli scarichi e contrastare il fenomeno. Ad oggi le indagini svolte, che risultano particolarmente dispendiose e a volte non semplici, hanno consentito l’individuazione e quindi l’applicazione delle sanzioni già in due circostanze.

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