Accoltellamento di Capodanno, preso il fratello dell'aggressore

Accusato di favoreggiamento e irregolare sul territorio italiano, aveva acquisito il cognome della moglie per eludere i controlli.

Accoltellamento di Capodanno, preso il fratello dell'aggressore
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Accoltellamento di Capodanno, preso il fratello dell'aggressore.

Accoltellamento di Capodanno, beccato il fratello dell'aggressore

E' stato beccato a Seveso un 27enne di nazionalità albanese accusato di favoreggiamento nei confronti del fratello, che la notte di Capodanno aveva accoltellato il 24enne barlassinese Francesco R., intervenuto all'esterno di un bar in piazza Cavour  a Barlassina per sedare una lite. Il 27enne, domiciliato a Cesano Maderno ma di fatto irregolare, aveva acquisito il cognome della moglie al chiaro scopo di eludere i controlli.

Usava il cognome della moglie per eludere i controlli

Ma nei giorni scorsi i Carabinieri della stazione di Seveso lo hanno arrestato: è accusato di ingresso illegale nel territorio nazionale ma appunto era già noto alle forze dell’ordine in quanto accusato di favoreggiamento nei confronti del fratello.  I militari di Seveso stavano perlustrando il territorio quando, giunti in corso Marconi, in pieno centro città, hanno riconosciuto il 27enne che stava camminando a piedi. Si sono dunque fermati per un controllo: alla richiesta di esibire i documenti, l’albanese ha mostrato un passaporto con gli stessi dati anagrafici che corrispondevano ai sospetti dei militari. L’unica differenza era il cognome. Eseguendo la comparazione tra la banca dati e il foto segnalamento i militari sono riusciti a risalire in tempi brevi alla vera identità dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine per il reato di favoreggiamento e colpito da un decreto di espulsione.

Un matrimonio lampo solo per farla franca

Il passaporto era stato regolarmente rilasciato in Albania dove l’uomo ha acquisito il cognome della moglie dopo averla sposata. Un matrimonio che i Carabinieri hanno verificato essere durato soltanto poche ore. Da qui il sospetto che l’albanese avesse creato tutta questa messa in scena del matrimonio lampo per sviare i controlli. Una volta verificata l’identità, da ulteriori accertamenti è emerso che il 27enne era stato colpito da un decreto di espulsione emesso nel 2017. Anche all’epoca era stato arrestato dai Carabinieri e accompagnato in Questura per le pratiche di espulsione. Nonostante il provvedimento l’albanese si trovava lo stesso in Italia ed è stato dunque arrestato per ingresso illegale sul territorio nazionale.

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