Antonio Banfi "torna" in Senato

Un convegno per ricordare il filosofo e parlamentare di Vimercate.

Antonio Banfi "torna" in Senato
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Antonio Banfi "torna" in Senato. Un convegno per ricordare la figura dell'illustre filosofo e parlamentare di Vimercate. Si terrà giovedì 18 luglio a Palazzo Madama, sede del Senato, dove il pensatore e parlamentare di Vimercate ha seduto nell'immediato dopoguerra.

Un progetto fortemente voluto dal senatore Pd di Vimercate Roberto Rampi, anche lui filosofo, molto vicino al pensiero di Banfi, ex studente del liceo di Vimercate che porta il suo nome e assessore comunale alla Cultura all'epoca in cui, nel 2007, Vimercate dedicò al suo filosofo una serie di eventi in occasione del 50esimo anniversario della scomparsa. Tra gli eventi dell'epoca anche una mostra con il carteggio tenuto dal pensatore con personaggi della cultura e della politica di primissimo piano, e la posa di una targa a lui dedicata davanti alla casa di famiglia, in via Cereda.

Antonio Banfi

Il convegno

Il convegno si terrà, come detto il 18 luglio, dalle 16, nella Sala Atti parlamentari della Biblioteca del Senato. Modererà Marcello Pera, ex presidente del Senato e filosofo della scienza.  Interverranno: Gianni Marilotti (presidente della Commissione della Biblioteca e dell'Archivio storico del Senato), Fabio Minazzi (ordinario di Filosofia teoretica dell'Università degli Studi dell'Insubria, presente anche 10 anni fa a Vimercate in occasione degli eventi per la ricorrenza dei 50 anni dalla morte di Banfi), Aldo Tortorella (allievo di Banfi, politico e partigiano), e naturalmente Roberto Rampi al quale spetterà di chiudere il convegno. Verrà anche letto un intervento di Rossana Rossanda, che non potrà essere presente fisicamente al convegno.

Le parole di Rampi

"Con questo convegno a Roma, dove Banfi è stato senatore, chiudiamo idealmente un viaggio attorno alla sua figura - ha spiegato Roberto Rampi -  Un viaggio incominciato 10 anni fa nella nostra Vimercate, dove è nato, ha vissuto ed è sepolto, e passato per Milano dove per altro fondò la Casa della cultura. Al di là del convegno, che vede la partecipazione di studiosi di primo piano, l'obiettivo è quello di far pubblicare i discorsi in parlamento di Banfi, che sono tutti catalogati, e in particolare quelli incentrati sulla scuola e sui giovani, che sono di grande valore".

La vita di Banfi

Classe 1886, Antonio Banfi nasce a Vimercate, il 30 settembre, da una famiglia di tradizione colta, cattolica e liberale. Nel 1909 si laurea in Filosofia. Nel 1916 sposa a Bologna Daria Maluzzi Valeri. Nell’immediato dopoguerra incomincia la fase di avvicinamento alla sinistra, con l’iscrizione alla Camera del Lavoro. Nel 1925 il suo nome compare tra i firmatari della risposta di Benedetto Croce a un manifesto degli intellettuali fascisti.
Nel 1931 ottiene una cattedra universitaria a Genova. L’anno successivo viene chiamato alla Statale di Milano. Ed è in questo periodo che si viene formando quel nucleo di studiosi che vengono definiti «della scuola di Banfi». Dal 1941 entra in contatto con il Partito comunista in clandestinità, per poi sposare dal 1943 la causa della Resistenza. Con la caduta del regime, nel 1946 fonda a Milano la Casa della Cultura.
Nel 1948 incomincia la sua carriera politica come senatore per il Fronte democratico popolare. In questi stessi anni è anche consigliere comunale a Milano, membro del Comitato centrale del Pci, accademico dei Lincei, vicepresidente della Società Filosofica Italiana e presidente dell’Associazione Italia-Urss.
Muore il 20 luglio del 1957 e viene sepolto nel cimitero di Vimercate.

 

 

 

 

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