Attacco al bancomat, già liberi i due fermati

Erano stati arrestati all’alba di lunedì l'altro a Besana ma sono stati scarcerati

Attacco al bancomat, già liberi i due fermati
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Sono già liberi i due romeni arrestati dai carabinieri all’alba dello scorso lunedì mentre tentavano di manomettere il bancomat della filiale della Banca Intesa Sanpaolo di via Viarana a Besana.
Il giudice del tribunale di Monza ha convalidato l’arresto ma non ha disposto la detenzione, applicando l’articolo 280 del Codice di procedura penale, secondo il quale "la custodia cautelare in carcere può essere disposta solo per delitti, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni".

Via dalla Brianza

I due -  romeni, nullafacenti e senza fissa dimora - sono stati accusati di tentato accesso abusivo aggravato al sistema informatico. Non messo a segno quindi: questo ha comportato la riduzione della pena massima di un terzo, da cinque a tre anni e quattro mesi. Troppo pochi per il carcere. Rimessi in libertà, alla "coppia" è stato imposto il divieto di dimora a Monza e nella Provincia di Monza e Brianza, con l’obbligo di lasciare il territorio entro dieci giorni.
Lunedì l'altro erano stati fermati dai militari della caserma di Carate in via Viarana. Con loro, avevano telefoni cellulari, cappellini (probabilmente per travisare i volti), un taglierino, una testiera wireless, un adattatore e una chiavetta USB; un connettore bluetooth; una scheda elettronica; mouse; occhiali con telecamera integrata dotata di microscheda da 16 gigabyte. Completavano l’equipaggiamento torcia, colla, trapano a batteria, pc portatile e persino carta da parati. Erano stati infine tradotti nella casa circondariale di Monza.

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