Calcioscommesse: minacce a un giocatore del Monza per perdere la partita

"Ti puoi considerare un morto che cammina e puoi anche andare a denunciare e peggio ancora sarai scannato".

Calcioscommesse: minacce a un giocatore del Monza per perdere la partita
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Identificato e denunciato “scommettitore seriale” reperiva sui social i cellulari dei calciatori e li minacciava di morte affinché facessero in modo che la loro squadra perdesse le partite sulle quali aveva in precedenza scommesso grosse somme di denaro.

Minacciava i calciatori delle serie minori

“Sei messo sotto tiro…il mio è un lavoro ti avviso oggi devi perdere la partitasappiamo tuo indirizzo e tutto… abbiamo scommesso 250 mila euro… ci sono albanesi e calabresi avvisa tutta la difesa che la partita si deve perdere al 1000% perché se per puro caso salta … ti puoi considerare un morto che cammina e puoi anche andare a denunciare e peggio ancora sarai scannato … ti puoi scavare la fossa perché ti vengo subito ammazzare e … se ti rifiuti di giocare oppure fai qualche altra cazzata che non gli fai fare i gol subito … puoi considerare la fine per te … sarai scannato mentre che cammini per strada… sappiamo tutto su di te un saluto dall’Albania…”.

Questo, sostanzialmente, il tenore dei messaggi inviati tramite Whatsapp ai calciatori - analogo in tutti e tre i casi sui quali i Carabinieri hanno fatto luce - dei quali l’uomo riusciva a “carpire” il numero di cellulare attraverso i loro profili social.

La denuncia di un calciatore monzese

Le indagini sono scattate lo scorso 30 settembre 2019, a seguito dell’esposto-denuncia-querela presentata ai Carabinieri di Alessandria, da un calciatore della squadra del Monza che, in ritiro con la squadra nel capoluogo alessandrino in vista della partita con la Juventus U-23, valida per la 7^ giornata del Campionato di Serie C Girone A, dalle prime ore del mattino aveva cominciato a ricevere sul proprio cellulare i messaggi contenenti pesanti minacce.

Per convincere la vittima, l’ignoto malfattore aveva fatto seguire alle minacce ben 5 screenshot relativi ad altrettante giocate sulla partita, effettuate sulla piattaforma di un noto sito di scommesse on line.

Il calciatore, accompagnato da un dirigente della società, consegnava ai militari anche copia di un analogo esposto-denuncia indirizzato, poco prima, alla Procura Federale della FIGC di Roma e alla Lega Pro di Firenze dall’AC Monza SPA, a firma del suo A.D. Adriano Galliani.

A causa della gravità delle minacce, venivano immediatamente attivate riservate misure di vigilanza, sia nei pressi del luogo ove la squadra del Monza si trovava in ritiro, sia, tramite i Carabinieri del posto subito informati, in corrispondenza dell’abitazione dei familiari del calciatore. Nello stesso tempo venivano avviate articolate e complesse indagini di natura tecnica.

Neanche a dirlo, la partita Juventus U-23 – Monza si concludeva con un secco 1 a 4 per i lombardi, che non faceva altro che far aumentare la preoccupazione del denunciante, che in seguito riceveva una telefonata dall’utenza incriminata alla quale decideva di non rispondere.

Le indagini

Gli inquirenti sono riusciti in breve tempo a risalire al titolare dell’utenza dalla quale erano partiti i messaggi minatori, che risultava essere intestata ad una persona della provincia di Catania, morta alcuni anni prima e hanno accertato, grazie anche alla collaborazione fornita dall’Ufficio legale della Lega di Serie C, che analoghe minacce - alcune delle quali partite dallo stesso numero di quelle rivolte al calciatore del Monza - erano state rivolte, quella stessa tornata, ad altri due calciatori di altrettante squadre di calcio militanti nello stesso campionato, la Pro Vercelli, impegnata con la Pergolettese e la Viterberbese, che avrebbe dovuto giocare contro la Vibonese.

Gli inquirenti hanno scoperto una fitta rete di connessioni web ai principali siti di scommesse on line, e sono riusciti a collegare un altro analogo episodio all’intestatario di un profilo social, poi individuato.

I Carabinieri sono riusciti poi a risalire all'identità dell’effettivo utilizzatore delle utenze telefoniche e del profilo social da cui erano partiti i messaggi minatori che è stato individuato nel comune di Palagonia, in provincia di Catania.

Si tratta di un vero e proprio “scommettitore seriale”. Gli screenshot inviati al calciatore erano in realtà stati ritoccati modificando al rialzo la cifra scommessa per mettere maggiore pressione al calciatore preso di mira. L'uomo inoltre, oltre a minacciare i calciatori individuava, sempre attraverso i social media, soggetti facilmente influenzabili e li induceva a scommettere su risultati e, qualora fossero stati effettivamente vincenti venivano anch’essi minacciati al fine di ottenere una percentuale della vincita. I militari hanno per il momento escluso legami con la criminalità organizzata.

L'arresto

Il personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria è stato inviato in Sicilia dove, coadiuvato nella fase esecutiva dai militari del Nucleo Investigativo di Catania e della Compagnia CC di Palagonia, ha fatto irruzione nell’abitazione di S. A. D. B., palagonese di 25 anni, all’interno della quale ha rinvenuto e sequestrato cellulari e numerose schede sim. Il giovane, messo alle strette, ha ammesso spontaneamente di essere l’autore delle minacce ed è stato denunciato in stato di libertà per i reati di tentata estorsione pluriaggravata.

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