Carugate: insulti al disabile al Carosello. La Procura apre un'inchiesta

A occuparsi dell'indagine il Pm Alessandra Cerretti che ha acquisito i video del parcheggio sotterraneo e i tabulati delle contravvenzioni

Carugate: insulti al disabile al Carosello. La Procura apre un'inchiesta
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Carugate, cartello con insulti al disabile al Carosello: interviene la Procura di Monza

La Procura indaga

Il caso ha fatto talmente discutere che adesso interviene la Procura di Monza. Dopo le migliaia di visualizzazioni e l'indignazione del web sul caso del cartello apparso fuori dal Carosello di Carugate in cui un automobilista ha affisso un manifesto con insulti a un disabile, la Procura ha deciso di aprire un fascicolo per diffamazione aggravata.

Acquisiti i video e i tabulati delle contravvenzioni

A occuparsi dell'indagine il Pm Alessandra Cerretti che ha acquisito in queste ore i video del parcheggio sotterraneo e i tabulati delle contravvenzioni degli ultimi giorni, con cui quasi sicuramente si riuscirà a risalire all'auto multata e quindi al suo proprietario.

Il fatto sabato al Carosello

Sarebbe stato proprio l'automobilista multato che, sabato pomeriggio, quando si è trovato la sanzione sul cruscotto, anziché mettersela in tasca e fare mea culpa, ha pensato bene di prendersela con quello che secondo lui era il vero colpevole, e cioè il disabile che ha avvisato del suo parcheggio irregolare.

L'affissione del cartello

Il giorno dopo è così tornato al Centro Commerciale e ha affisso questo messaggio:  “A te handicappato che ieri hai chiamato i vigili per non fare due metri in più vorrei dirti questo: a me 60 euro non cambiano nulla, ma tu rimani sempre un povero handicappato… Sono contento che ti sia capitata questa disgrazia”.

La segnalazione di un cliente

E' stato un cliente del Carosello che, visto il cartello, l'ha fotografato e postato sul suo profilo facebook oltre che segnalarlo alla direzione dell'esercizio commerciale che ha provveduto, in breve tempo, alla sua rimozione. Ma la foto intanto aveva già fatto il giro del web scatenando l'indignazione di migliaia di utenti.

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