Bracconaggio: roccolo a Besana nel mirino di Striscia la Notizia FOTO

Il 30 novembre l'inviato Edoardo Stoppa è arrivato in paese per un controverso caso di caccia agli uccellini. 

Bracconaggio: roccolo a Besana nel mirino di Striscia la Notizia FOTO
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Il roccolo di Besana nel mirino di Striscia la Notizia. Lo scorso 30 novembre l'inviato Edoardo Stoppa è arrivato in paese per un controverso caso di caccia agli uccellini.

Il roccolo di Besana nel mirino di Striscia la Notizia

Su una collinetta, disperso nei boschi che circondano Besana Brianza c'è un roccolo - una postazione di caccia -  illegale. A scoprirla, nel servizio andato in onda il 30 novembre 2018, è stato l'inviato di Striscia la Notizia Edoardo Stoppa.

"Ci hanno segnalato un grosso impianto abusivo per la cattura di uccelli e noi ci siamo messi alla ricerca" spiega l'inviato.

Arrivato in paese all'alba, ha setacciato una delle tante aree boschive che si trovano a Besana fino ad arrivare in cima a una collinetta. E lì la sorpresa...

"Una struttura imponente, una rete di centinaia di metri che si può alzare fino a 5/6 metri di altezza per catturare gli uccelli, delle gabbie con decine richiami vivi e ancora fonografi per la diffusione di segnali acustici. Tutto questo è totalmente illegale"- racconta Edoardo Stoppa nel servizio.

Ci sono volute oltre 24 ore di appostamento, ma alla fine, la mattina seguente "le reti sono alte e i richiami sono accesi" . Stoppa riesce così ad intercettare il responsabile.

Vi mostriamo di seguito dei frame del servizio che POTETE VEDERE INTEGRALMENTE A QUESTO LINK

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Il roccolo individuato dall'inviato di Striscia la Notizia

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Le reti con all'interno uccellini vivi utilizzati come richiami

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Un particolare degli uccellini nella rete

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Un pettirosso completamente avvolto da una rete

Pesanti critiche dal Movimento Animalista

Sulla vicenda, in queste ore, ha fatto sentire la propria voce il Movimento Animalista della sezione di Monza e Brianza. A seguito del servizio televisivo andato in onda nel corso programma Striscia la Notizia “Vogliamo lanciare un appello di sensibilizzazione alla popolazione, con la richiesta di segnalare e denunciare agli organi competenti ogni volta che si venga a conoscenza di episodi non solo di bracconaggio, ma anche di altri maltrattamenti e abusi - compiuti nei confronti degli animali” - spiegano Barbara Zizza e Chiara Nogarotto, Responsabile e Viceresponsabile del Movimento.

L’approvazione della Legge di Semplificazione 2018 in Regione Lombardia ha inoltre regalato ai cacciatori nuove possibilità: tesserino venatorio per i diciassettenni e caccia alla volpe senza limiti temporali. Il Movimento Animalista MB esprime la propria profonda delusione per queste decisioni, che considera inaccettabili. È necessario un intervento tempestivo per fermare questa deriva venatoria, mettendo in atto controlli adeguati sul territorio e sensibilizzando i cittadini affinché si oppongano alla tendenza che favorisce i cacciatori.

"Auspichiamo - conclude il comunicato - che le proposte di legge presentate dall’On. Michela Vittoria Brambilla siano al più presto approvate, così che vengano riconosciuti l’omicidio venatorio, il silenzio venatorio il sabato e la domenica e altre misure restrittive, fermo restando l’obiettivo di abolizione totale della caccia sul medio-lungo termine".

L'operazione dei carabinieri del mese scorso

Lo scorso 6 novembre vi avevamo dato notizia di una maxi operazione antibracconaggio svolta dai Carabinieri a livello regionale, che aveva interessato anche il territorio di Monza e Brianza.  Oltre cento le persone denunciate: tra queste un ex professore universitario che nella nostra provincia, con l'aiuto di due complici, catturava gli uccelli, di notte, utilizzando oltre 200 metri di rete.  QUI TUTTI I DETTAGLI

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Commenti
Carolina Viganò

Sono una residente di Besana brianza localita pobiga già l anno scorso attraverso il giornale di Carate avevo fatto notare la caccia spietata che viene usata ogni giorno con richiami vivi a passerotti costretta a raccogliere cadaveri quasi ogni giorno tra terreno e bosco di lepri volpi ma ogni anno è la stessa storia quando li sorprendi usano anche toni minacciosi puntando ti il fucile come sempre non c'è giustizia perché non ci sono adeguati controlli grazie

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