Massacrava di botte la compagna da dieci anni, arrestato

Una storia terribile da Vimercate.

Massacrava di botte la compagna da dieci anni, arrestato
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Massacrava di botte la compagna da dieci anni, arrestato. Una storia terribile alla quale nei giorni scorsi hanno messo fine i carabinieri di Vimercate. A finire in manette è stato un pensionato 60enne accusato di aver ripetutamente picchiato e minacciato di morte nell'arco di dieci anni la donna con cui viveva, a Vimercate.

Il blitz dei carabinieri dopo l'ennesimo pestaggio

Il blitz dei carabinieri è scattata nella serata di sabato scorso (ma la notizia si è avuta solo oggi,)  dopo l'ennesima aggressione, per futili motivi, avvenuta nella casa di  Vimercate e seguita dalla denuncia della donna. Quest'ultima ha riferito di essere stata colpita violentemente con pugni al corpo e al volto, al culmine di una lite nata per futili motivi.

Frattura al naso e altre lesioni

La donna, soccorsa dal personale del “118” e dai militari operanti, veniva trasportata al Pronto soccorso dell' ospedale di Vimercate. Qui i medici del Pronto soccorso hanno riscontrato una serie di ferite inequivocabilmente riconducibili al pestaggio: contusione cranio facciale con frattura ossa nasali, rottura del primo dente incisivo superiore sinistro, contusione toracico addominale e cervicale e contusione del  secondo dito della mano sinistra. L'hanno quindi dimessa con una prognosi di 20 giorni.
L’aggressore, raggiunto dai carabinieri e tratto in arresto, è stato trasferito nel carcere di Monza.

Anni di inferno: botte in insulti

Nelle fasi successive all’arresto, la vittima per la prima volta  ha raccontato ai Carabinieri tutti i soprusi subiti dall’uomo a partire dal 2008, descrivendo nei particolari le pesanti offese ricevute, spesso aggravate da insulti razzisti, e le violente aggressioni fisiche subite.

Il primo episodio 10 anni fa: colpita fino a perdere conoscenza

Più nello specifico, la donna ha raccontato di  episodio risalente a circa 10 anni fa, quando il convivente era rincasato totalmente ubriaco e, per futili motivi, l’aveva offesa, afferrata al collo e colpita ripetutamente al volto con pugni, tanto da farle perdere conoscenza. Qualche ora dopo  si era recata all’ospedale di Vimercate, ma non aveva avuto il coraggio di riferire al personale sanitario chi fosse l’autore delle lesioni. In un’altra circostanza l’uomo, nuovamente, dopo averla offesa, le aveva sferrato violenti calci e pugni su tutto il corpo e in particolare sul volto e sul torace, tanto da costringerla, per la seconda volta, a recarsi al Pronto soccorso. Anche in quel caso, però, non aveva avuto il coraggio di indicare chi fosse il responsabile delle violente percosse.

Anche minacce di morte

La vittima ha denunciato numerosi analoghi episodi di offese, umiliazioni, minacce di morte e percosse subite nei diversi anni, circostanze che aveva quasi sempre tenuto per se, spesso medicandosi in casa anche quando le lesioni necessitavano di cure ospedaliere.

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