Neonato muore a Brescia per un batterio preso in ospedale. Altri 10 contagiati

Neonato muore a Brescia per un batterio preso in ospedale. Altri 10 contagiati
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Un batterio killer, come è stato denominato. E’ salito agli onori della cronaca per la triste vicenda del neonato deceduto al Civile di Brescia, morto probabilmente a causa di un’infezione da questo batterio. Anche se le indagini sono ancora in corso, in molti si chiedono se ci sia o meno un vero e proprio rischio per la salute.

(In foto: Escherichia Coli, come Serratia appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae).

Non proprio “batterio killer”

Il batterio Serratia Marcescens è un saprofita del terreno, che se lasciato crescere presenta delle colonie rosse molto riconoscibili.

Come l’Escherichia Coli, non è di per sé un “batterio killer”, ma se in concentrazione elevata e in particolari casi, come in un bimbo nato prematuro e con le difese immunitarie ancora in fase di sviluppo, può diventare critico.

In particolare presso l'ospedale bresciano - come confermato dalla direzione degli Spedali Civili - si sarebbe sviluppato un focolaio epidemico di infezione colonizzazione, caratterizzato da tre casi si sepsi neomatale, un'infezione alle vie urinarie e sei casi di colonizzazione.

Gallera: "Mandato ad Ats per commissione d'inchiesta"

Intanto sulla vicenda si è espresso anche l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera che nella serata di ieri ha fatto sapere: "Nei giorni scorsi, abbiamo dato mandato ad Ats Brescia di avviare una commissione d'inchiesta per verificare se dal punto di vista amministrativo e sanitario
sono state seguite tutte le misure di sorveglianza e contenimento del batterio".

"Sin dallo scorso lunedi' - ha aggiunto - insieme all'Asst, abbiamo seguito e monitorato la situazione all'interno del reparto di terapia intensiva neonatale. Intanto voglio esprimere il mio più profondo cordoglio alla famiglia del piccolo".

Un fenomeno legato al folklore

Se il batterio Serratia marcescens può essere l’incubo degli pneumologi, perché capita che si annidi nei macchinari respiratori, nel territorio lombardo è però conosciuto a livello folkloristico per un fenomeno curioso. Potete leggere il miracolo della polenta sanguinante su BresciaSettegiorni.it

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