Rapinatori incastrati grazie ai social e al fiuto dei carabinieri

I militari della stazione di Nova Milanese hanno arrestato due moldavi di 22 e 27 anni.

Rapinatori incastrati grazie ai social e al fiuto dei carabinieri
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Rapinatori incastrati grazie ai social e al fiuto dei carabinieri. I militari della stazione di Nova Milanese hanno arrestato due moldavi di 22 e 27 anni

Rapinatori incastrati grazie ai social

Avevano seguito e rapinato un uomo, grazie alle brillanti intuizioni dei carabinieri e ai social network sono stati arrestati. Due moldavi di 22 e 27 anni sono stati assicurati alla giustizia dai militari della stazione di Nova Milanese, in seguito ad una meticolosa indagine coordinata dal comandante Gianluca Lotti. Tutto è partito da una denuncia del 14 marzo formalizzata in caserma da un romeno di 30 anni che asseriva di essere stato rapinato in via Don Giussani, a Nova Milanese, mentre tornava dal ristorante di Milano in cui lavora.

La vittima minacciata e ferita

Era sera e l’uomo era stato avvicinato da due uomini che sotto la minaccia di un coltello lo avevano costretto a consegnare il telefono cellulare e i soldi che aveva nel portafogli: mille euro in contanti, probabilmente il suo stipendio del mese. La rapina non era stata indolore e il romeno per cercare di salvare i suoi averi, aveva rimediato delle contusioni multiple e sei giorni di prognosi.

Il malcapitato conosceva uno dei due

Mentre raccontava ai carabinieri quanto gli era accaduto, il 30enne ha fornito alcune indicazioni sommarie sui suoi aggressori: uno di loro lo conosceva di vista perché frequentava la sua stessa palestra a Milano, però ricordava solamente il nome di battesimo. Pochissimi elementi che i carabinieri novesi hanno saputo valorizzare al massimo nella loro attività investigativa. I militari si sono dunque recati nel centro sportivo milanese e hanno acquisito l’elenco di tutti gli iscritti.

Ricerche in palestra e sui social

Benché lungo lo hanno esaminato attentamente riuscendo ad individuare il moldavo 22 enne. Poi la ricerca si è trasferita su internet. Scandagliando il profilo Facebook del giovane, i carabinieri sono riusciti a risalire tra le sue amicizie al presunto complice, un connazionale di 27 anni. Entrambi sono regolari in Italia e lavorano uno come custode in un’autorimessa a Milano, l’altro come operaio edile.

I due moldavi arrestati

Entrambi sono stati arrestati e tradotti al carcere di Monza, ma in due momenti diversi: mercoledì il 22enne e sabato il 27enne perché si trovava all’estero e si attendeva rientrasse in Italia.

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