Ripamonti controdenuncia la sua avversaria Mandelli

La campagna elettorale si chiude con due denunce.

Ripamonti controdenuncia la sua avversaria Mandelli
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Dopo la denuncia di ieri da parte del gruppo di maggioranza di Usmate contro Daniele Ripamonti della Lega, arriva la controdenuncia del leghista e del suo gruppo nei confronti della rivale alle elezioni Lisa Mandelli.

La campagna elettorale sempre più infiammata

Ieri, alle accuse del candidato della Lega e alla richiesta alla sua avversaria Mandelli di ritirarsi dalla corsa elettorale, era seguita la denuncia contro Ripamonti presentata della maggioranza uscente per quanto scritto e dichiarato durante la conferenza stampa convocata dal leghista.

Arrivata la controdenuncia di Ripamonti

Nella giornata di oggi, venerdì, è arrivata la controdenuncia della Lega:

"La lista Civica, targata Pd, di Usmate Velate, non ha capito o finge di non capire, che la questione non è tanto il luogo di culto abusivo, che comunque c’era e c’è, ma l’aver mentito in pubblico sul contenuto dei verbali dei carabinieri e anche sul fatto di averli preventivamente avvisati - ha affermato il candidato sindaco Daniele Ripamonti - Abbiamo deciso di querelare Lisa Mandelli, candidato del centrosinistra, per calunnia e diffamazione, in seguito alla denuncia che avrebbe a sua volta fatto nella giornata di ieri, successiva alla nostra conferenza stampa sul luogo di culto islamico abusivo in via dell’Artigianato".

Ripamonti ha voluto anche ribadire il perché di questa denuncia e cosa, a suo modo di vedere, non è stato compreso dalla maggioranza:

“ E' gravissimo - ha affermato Ripamonti  - Quindi delle due l’una, o pensano che a diffondere fake news siano i carabinieri, e allora in tal caso dovrebbero denunciare i militari, oppure, più probabilmente, siamo di fronte a un fatto di una gravità incredibile, con un'intera Amministrazione comunale che, pur di vedersi confermare, avvalla le menzogne dell’attuale maggioranza circa le comunicazioni con le Forze dell'Ordine. Menzogne smentite dai documenti. Oltre alla querela – ha detto Ripamonti – ringraziamo l’interessamento del Sen. Pellegrini e dell’on. Capitanio, che si sono rivolti alle autorità competenti per segnalare quanto avvenuto”.

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