Roulette russa di Mezzago, subito a giudizio i tre giovani arrestati

Le manette erano scattate lo scorso novembre.

Roulette russa di Mezzago, subito a giudizio i tre giovani arrestati
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Roulette russa di Mezzago, subito a giudizio i tre giovani arrestati. Le manette erano scattate lo scorso novembre dopo un intervento dei Carabinieri.

I capi d'accusa

Il giudizio immediato è stato chiesto dal Pm della Procura di Monza Salvatore Bellomo. Sequestro di persona, tentata estorsione, detenzione e porto di arma clandestina nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono queste le accuse nei confronti di tre spacciatori di 25, 24 e 21 anni, arrestati a novembre. I tre spacciatori italiani sono finiti in manette per aver sequestrato e costretto a subire la “roulette russa” tre giovani pusher (due 18enni e un 17 enne appunto), puntandogli una calibro 38 carica alla testa, colpevoli di aver fatto sparire una partita di droga, rivenduta ad un quarto giovane, rintracciato e arrestato a sua volta per detenzione di droga. Il tutto è avvenuto in un box di Mezzago. I Carabinieri oltre ad eseguire gli arresti hanno sequestrato cinque chilogrammi di hashish, un chilo di marijuana e 10mila euro in contanti. I tre sequestrati sono stati denunciati a piedi libero per detenzione di stupefacenti.

Ora i tre arrestati dovranno decidere se patteggiare, optare per il rito abbrevviato oppure affrontare l'intero dibattimento.

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