Condannato l'imprenditore Mario Barzaghi di Seregno

Condannato l'imprenditore Mario Barzaghi di Seregno
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Seregno: condannati l'imprenditore Mario Barzaghi e la figlia Giovanna.

Il Tribunale ha condannato Mario Barzaghi e la figlia

Un anno e due mesi di reclusione per l'imprenditore Mario Barzaghi, otto mesi per la figlia Giovanna. E' la sentenza emessa nella tarda mattinata di martedì dal giudice Letizia Anna Brambilla del Tribunale di Monza per violenza privata e minacce. L'imprenditore e la figlia erano chiamati a giudizio per l'epilogo della burrascosa intervista rilasciata da Mario Barzaghi nel suo ufficio di viale Edison al giornalista Fabrizio Gatti, nota firma del settimanale "L'Espresso", nell'aprile del 2013.

Il cavaliere aveva perso le staffe in un'intervista a L'Espresso

Mario Barzaghi, all'epoca dell'intervista vicepresidente della Confindustria di Monza e Brianza, aveva perso le staffe alle domande del giornalista brianzolo sui presunti rapporti d'affari che l'azienda di cui era socio, la +Energy, aveva intrattenuto dal 2010 al 2012 con una società sequestrata su richiesta della Procura antimafia di Napoli perché riconducibile a famosi prestanome dei clan della camorra.

Il pm aveva chiesto sei mesi e un'assoluzione

La sentenza del Tribunale di Monza è superiore alla richiesta del pubblico ministero, Luigi Pisoni: sei mesi per l'imprenditore Mario Barzaghi e assoluzione per la figlia Giovanna. "Leggeremo le motivazioni della sentenza che, certamente, non ci soddisfa e faremo appello" il primo commento dell'avvocato difensore di Mario Barzaghi, che aveva chiesto l'assoluzione.

Il primo commento del giornalista Fabrizio Gatti

"La sentenza riconosce il lavoro della Procura di Monza e difende il diritto all'informazione in una terra, la Brianza, dove l'infiltrazione più o meno consapevole della criminalità organizzata non permette più scorciatoie o disattenzioni" ha commentato il giornalista, autore dello scoop del 2013 che aveva scoperto l'esistenza della società commerciale nella quale erano coinvolti, tramite familiari, anche l'allora sindaco Giacinto Mariani e l'allora comandante della compagnia locale dei Carabinieri, Luigi Spenga.

 

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