Seregno: "Il sindaco Mazza era lo zerbino di Lugarà" VIDEO

Così gli investigatori ricostruiscono il rapporto fra il primo cittadino e il costruttore

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A Seregno corruzione in cambio di voti

L'indagine sull'urbanistica era partita da un esposto dell'ex sindaco, Giacinto Mariani, nei confronti dell'ex dirigente dei Lavori pubblici Calogero Grisafi (suicida nel settembre 2015). Per anni la Procura di Monza ha passato al setaccio numerose pratiche urbanistiche, fra le quali il cambio di destinazione d'uso dell'area dismessa dell'ex autopullman Dell'Orto di via Valassina, rilevata dal costruttore Antonino Lugarà per la realizzazione di un supermercato.

L'appoggio a Mazza nella campagna elettorale del 2015

Nella conferenza stampa di questa mattina presso la caserma del Comando provinciale dei Carabinieri, il costruttore calabrese è stato definito “il tipico imprenditore che sta nel sottobosco, con numerose conoscenze nella politica locale e non solo. E parla con il sindaco come se fosse il suo zerbino”. Lugarà era “parte del capitale sociale della 'ndrangheta, il trade union fra la 'ndrangheta e il potere politico e istituzionale”.

Dal costruttore "un bel pacchetto di voti"

A Mazza e Lugarà viene contestata la corruzione, non con il passaggio di denaro. “Uno scambio di promesse verso la politica e viceversa”, in particolare l'appoggio di Lugarà alla campagna elettorale di Edoardo Mazza quando era candidato per il centrodestra alle elezioni amministrative del 2015. “In cambio di un bel pacchetto di voti” Mazza, secondo le accuse, avrebbe garantito quello che interessava all'imprenditore edile. Nella foto il primo cittadino durante il sopralluogo nel cantiere dove poi è sorto il supermercato di via Valassina: sul cambio di destinazione d'uso è partita l'indagine della magistratura monzese.

L'intervento di Ilda Bocassini

Il contributo di Alessandra Dolci

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