'Ndrangheta a Seregno: interviene il ministro dell'Interno, interrogato il costruttore Lugarà

Il Prefetto nomina il commissario, l'imprenditore ascoltato dal Gip e nella sua villa spunta una preziosa anfora romana

'Ndrangheta a Seregno: interviene il ministro dell'Interno, interrogato il costruttore Lugarà
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Il ministro dell'Interno vuole verificare infiltrazioni mafiose in Comune

A Seregno arriva il commissario Antonio Cananà

Dopo le dimissioni dei consiglieri di minoranza e di maggioranza, nella prima mattinata di giovedì, si è sciolto il Consiglio comunale. Nella stessa giornata erano arrivate anche le dimissioni del sindaco Edoardo Mazza agli arresti domiciliari, oltre al vicesindaco Giacinto Mariani e all'assessore ai Quartieri, Gianfranco Ciafrone, indagati per abuso d'ufficio. Il prefetto di Monza, Giovanna Vilasi, ha disposto la sospensione del consiglio comunale con la nomina di un commissario prefettizio, il prefetto Antonio Cananá, per la provvisoria amministrazione dell'ente, a seguito delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.

Il ministro: "Verificare infiltrazioni mafiose in Comune"

Intanto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha delegato proprio il prefetto di Monza ad esercitare l'accesso presso il Comune di Seregno per la verifica della sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso.  Una prima richiesta per istituire una commissione d'accesso per presunte infiltrazioni criminali a Seregno era stata proposta nel giugno 2015 dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti  (MDP). “Chi tanto sbraitava contro di me tentando di isolarmi – spiega la senatrice Lucrezia Ricchiuti – oggi dovrà fare i conti con la propria coscienza”.

L'interrogatorio del costruttore Antonino Lugarà

Ieri nell'interrogatorio davanti al Gip di Monza Pierangela Renda, l'imprenditore arrestato per corruzione si sarebbe difeso affermando di aver dato soltanto "consigli di voto" in maniera lecita per due consiglieri, uno dei quali - Stefano Gatti, agli arresti domiciliari - è stato poi eletto. Avrebbe ammesso la sua insistenza sulla pratica urbanistica per realizzare il supermercato in via Valassina, per la quale si trova in carcere, perché si "trattava di un atto dovuto e legittimo". L'indagato ha quindi riferito di aver agito "in perfetta onestà".

Nella sua casa anche una preziosa anfora romana

Durante la perquisizione della villa di Antonino Lugarà, martedì durante il blitz dei Carabinieri, è stata trovata una preziosa anfora di epoca romana, probabilmente databile fra il primo secolo avanti Cristo e il primo dopo Cristo. Lugarà ha riferito di averla trovata mentre smantellava un capannone nella zona di Seveso. E' stata notata da un brigadiere del Comando provinciale di Milano, con esperienza nel Nucleo tutela del patrimonio culturale di Monza. Nella villa del costruttore ci sarebbero anche altre opere da collezione.

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