Si fingono volontarie Enpa e gli rubano il cane

Hanno dichiarato di essere lì per una segnalazione. E poi se ne sono andate con la cagnetta in braccio.

Si fingono volontarie Enpa e gli rubano il cane
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Il furto si è consumato in via Cattaneo, nel quartiere San Biagio - Cazzaniga. Il presidente della sezione monzese Enpa, Giorgio Riva, ha espresso solidarietà al proprietario del cane.

Si fingono volontarie ma sono ladre

Si sono finte tre volontarie dell’Ente nazionale protezione animali, sono entrate in una proprietà privata e hanno rubato un cane, spiegando ai vicini di casa del legittimo proprietario che al momento dei fatti non si trovava in città, che la loro presenza in quella zona residenziale era motivata da una generica «segnalazione». E poi se ne sono andate, facendo perdere le proprie tracce e portando con sé l’amata cagnolina Laika in braccio. Una vicenda che ha dell’incredibile quella avvenuta il 31 dicembre a Giuliano Martorana, residente nel quartiere San Biagio - Cazzaniga, e che si è convinto a diffondere la notizia del furto della propria cagnolina, solo dopo aver sporto regolare denuncia contro ignoti dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Monza. Anche perché la speranza, secondo quanto spiegato dal diretto interessato, è che la sua Laika torni a casa.

Si fingono volontarie Enpa e gli rubano il cane

Indagini in corso

«Le indagini sono ancora in corso - ha spiegato Martorana - Sabato mattina sono stato contattato dai Carabinieri per sapere se avessi ricevuto delle segnalazioni, e sono stato rassicurato. Spero davvero che venga ritrovata». Il furto è stato consumato, come si diceva, il 31 dicembre alle 23.45. «Posso affermare con certezza che sia successo a quell’ora perché una vicina di casa, insospettita dai rumori provenienti dalla mia abitazione, è uscita a guardare - ha continuato - Ed è stato proprio a quel punto che, su esplicita domanda della vicina di casa, i tre soggetti hanno affermato di essere volontarie o persone dello staff dell’Enpa di Monza. Insomma si sono presentate come operatrici dell’Ente, e su questa farsa si è retto tutto il loro piano. Un piano che è andato fino in fondo, con il furto della mia cagnolina dolcissima. Purtroppo nessuno è stato in grado di fornire una descrizione precisa delle tre persone. Si pensa - perché di notte era difficile osservare altri dettagli - che si sia trattato di due donne e di una terza persona, forse una ragazzina. Sto davvero male. La scomparsa della mia Laika mi fa soffrire. Non sapere dove si trovi, come venga trattata, provoca una ferita che non si rimarginerà mai, se non quando la ritroverò».
Ma c’è un altro aspetto fondamentale in tutta questa vicenda. «Questo episodio si sarebbe potuto evitare - ha concluso - E’ ovvio che l’Ente nazionale non lavori in questo modo. Sarebbe stato chiaro a chiunque che le tre persone avessero delle cattive intenzioni. Ma nessuno è intervenuto, nessuno ha chiamato le Forze dell’ordine. E questo non è il modo giusto di agire. Quando qualcosa non torna, quando si hanno dei sospetti, bisogna allertare le autorità preposte».

Il commento del presidente di Enpa Monza

"Abbiamo letto sull’edizione del Giornale di Monza di martedì 12 marzo l’articolo dal titolo “si fingono volontarie dell’ENPA e rubano un cane da una casa”. Nell’articolo ben si mette in evidenza il fatto che non potessero essere certamente volontari dell’ENPA quelli che si introducono in una casa privata, senza il proprietario, accompagnati da una ragazzina, alle 23.45 dell’ultimo giorno dell’anno. Nell’esprimere la nostra solidarietà al proprietario di Laika e la partecipazione al suo dispiacere ENPA chiarisce che i volontari della nostra associazione che si occupano delle segnalazioni di maltrattamento sul territorio sono sempre dotati di abbigliamento che già visivamente dimostra la loro appartenenza all’ENPA (pettorina o indumenti con il logo ENPA), sono tutti dotati di tessera di riconoscimento vidimata dal Presidente e non si introducono mai in proprietà private senza il preventivo assenso del proprietario. Analogamente si comportano i nostri volontari che si dedicano al successivo controllo degli animali affidati dal parco canile in ottemperanza al modulo di affido firmato dall’affidatario che prevede tali controlli successivi. Ovviamente sarà nostra cura porre la massima attenzione a notizie o segnalazioni che possano aiutare al ritrovamento del cane rubato".

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