Vandali imbavagliano il re e altri monumenti

Vandali imbavagliano il re. E' accaduto molto probabilmente nella notte in piazza Citterio. Colpita la statua di re Vittorio Emanuele II

Vandali imbavagliano il re e altri monumenti
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Vandali imbavagliano il re. E' accaduto molto probabilmente nella notte in piazza Citterio, vicino ai Boschetti Reali, e questa mattina re Vittorio Emanuele II si è ritrovato imbavagliato con una bandana rossa.

Vandali imbavagliano il re, il fatto

Come detto il fatto è accaduto probabilmente durante la nottata. Inizialmente si è pensato subito all'opera di vandali o di qualche bontempone che non aveva trovato di meglio da fare che arrampicarsi sulla statua e mettere la bandana rossa sulla bocca del re, il primo re d'Italia. Così come ignoti inizialmente i motivi: atto compiuto da vandali con un significato simbolico, una semplice goliardata o la discutibile azione di qualche estroso artista? Fatto sta che bavagli rossi sono apparsi anche al Ponte dei Leoni, curiosamente proprio in via Vittorio Emanuele. Potrebbero forse essere utili le registrazioni di telecamere nella zona che potrebbero aver ripreso strani movimenti nelle vicinanze dell'aiuola a verde e della statua di piazza Citterio. Ad ogni modo, nelle vicinanze non sembra esserci traccia di volantini o eventuali rivendicazioni. Di certo, vandali, goliardata, o azione di protesta (come è poi stato accertato) resta il fatto di un gesto pericoloso che ha comportato l'arrampicarsi poco ortodosso e inopportuno su un monumento storico e il conseguente rischio di un suo danneggiamento. La spiegazione di quanto accaduto si è avuta poco fa. Perché col bavaglio rosso si sono risvegliati molti monumenti in tutta Italia.

Re imbavagliato, mistero risolto

In realtà, infatti, il mistero si è risolto proprio in mattinata. "Imbavagliati" dal web hanno deciso di imbavagliare monumenti di molte piazze italiane. L'azione è stata infatti rivendicata dai militanti di Casa Pound che hanno imbavagliato con dei drappi rossi le statue di molte città d'Italia per protesta contro la disattivazione dei profili dei propri militanti da parte di Facebook e Instagram.

Il monumento al re

Del resto, si tratta di una delle opere più conosciute in città e in Brianza, chiamata ormai abitualmente da tutti "el Re de sass", il Re di sasso. Come detto si tratta di un monumento dedicato al primo re d'Italia e fu voluto dai monzesi alla morte del sovrano avvenuta nel 1878. L'allora sindaco del comune di Monza Uboldi de' Capei e il nuovo re, Umberto I, decisero di posizionarla in quella che all'epoca si chiamava piazza Amalia e che poi cambiò nome in piazza Vittorio Emanuele, fino all'odierna denominazione di piazza Citterio, partigiano ucciso nel 1944 e del quale nella piazza è posizionata una lapide in sua memoria. Per la realizzazione della statua del re, colpita questa notte dai vandali, fu indetta una pubblica sottoscrizione e l'incarico della statua fu affidato allo scultore Luigi Crippa. L'inaugurazione ebbe luogo il 16 settembre 1878 alla presenza di re Umberto I e della famiglia reale. Il sovrano è rappresentato in divisa, con la mano sinistra sul fianco mentre con la destra indica lo statuto. La statua è alta 3,25 metri ed è in marmo di Carrara, mentre la base è in granito di Baveno; la spada è in bronzo.

Vandali o altri? Il no alla censura delle piazze virtuali

Il fatto che le bandane rosse siano apparsi anche su altri monumenti in città aveva fatto pensare pensare all'azione provocatoria di qualcuno o una sorta di forma di protesta. Non qualche portavoce dell'arte concettuale, come ipotizzato inizialmente. Il mistero si è risolto molto presto guardando all'iniziativa di Casa Pound. E pochi minuti prima delle 11 gli agenti della Polizia locale del Comando di via Marsala si sono mobilitati per rimuovere tutte le bandane dai monumenti del centro cittadino.

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