Villasanta, il Consiglio comunale dichiara l'emergenza climatica tra le polemiche

Il consgiliere comunale Antonio Ubiali ha bollato il documento come il frutto di "trombonate ideologiche che si sentono da 40 anni".

Villasanta, il Consiglio comunale dichiara l'emergenza climatica tra le polemiche
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Il cambiamento climatico provoca tuoni e fulmini tra maggioranza e opposizione a Villasanta.  A surriscaldarsi, oltre al pianeta, è il clima politico all’interno dell’Assise villasantese per via dell’ordine del giorno presentato dalla civica di centrosinistra «Cittadini per Villasanta» durante l’Assise di martedì, e che aveva all’ordine del giorno la dichiarazione di emergenza climatica.
Ad infiammare la discussione è stato il consigliere comunale Antonio Ubiali il quale, appoggiato dal collega Massimo Casiraghi, ha contrastato le tesi sull’ambiente esposte in aula dai consiglieri di maggioranza Nicolas Torri, Roberto Frigerio e Carlo Sormani.

Cosa dice l'ordine del giorno?

"Il 15 marzo scorso si è tenuto il primo “Globestrike future”, giornata di manifestazione mondiale contro i cambiamenti climatici promossa dal movimento giovanile “Fridays for future” - ha dichiarato il consigliere Torri che ricopre anche l’incarico di coordinatore di Fridays For Future di Monza e Brianza - Essa ha visto milioni di persone manifestare in tutto il mondo. L’ultimo rapporto dell’Intergovernment panel on climate change dell’Onu del 2018 affermava che l’umanità ha tempo fino al 2030 per limitare l’incremento dell’aumento della temperatura terrestre, onde evitare serie conseguenze per il nostro pianeta. A fronte di ciò si è deciso in tante città d’Italia e del mondo di dichiarare lo stato di “emergenza climatic.” Con questo ordine del giorno si impegna il sindaco e la Giunta ad aderire al piano d’azione europeo per l’energia sostenibile del clima con l’obbiettivo di ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030, tramite una serie di progetti ecologici e sostenibili".

E nel concreto...

Nel concreto l’ordine del giorno impegna la Giunta a: completare il progetto dell’illuminazione pubblica a led, tutelare le aree di pregio naturalistico dall’inquinamento luminoso, promuovere impianti solari e fotovoltaici, installare erogatori de “l’acqua del sindaco” nei luoghi pubblici, monitorare la qualità dell’acqua, collaborare con i commercianti affichè gli eventi organizzati siano “plastic free”, promuovere una nuova gestione della piattaforma ecologica facilitando il riutilizzo e riciclo e incentivare il compostaggio domestico.

Una mozione condivisa anche da M5Stelle e Lega

Una mozione condivisa anche dal Movimento 5Stelle.

"Siamo favorevoli a questa mozione - ha dichiarato il consigliere Nicola Ganino - Anzi chiediamo alla Giunta di inserire, nel regolamento della tassa sui rifiuti, una riduzione del 20% della tariffa per chi attuerà il compostaggio domestico".
Anche la Lega si è schierata a favore della proposta sulla dichiarazione di emergenza climatica. "Sosteniamo pienamente questa iniziativa perchè da sempre la Lega ha a cuore le politiche ambientali", ha dichiarato il consigliere del Carroccio Federico Cilfone.

Casiraghi dubbioso

Di diverso avviso il parere di Massimo Casiraghi.

"Sono dibattuto sull’affrontare questa tematica - ha dichiarato Casiraghi - Su questo argomento esiste una tale complessità e una tale vastità di dati che sono spesso in contrapposizione tra loro. Esistono numerosi studi che non giustificano di fatto questo allarmismo sul clima. Probabilmente si è montato solo tanto allarmismo. Io mi ricordo che nel 1975 c’era chi sosteneva che nel 2000 avremmo vissuto una nuova era glaciale. E poi dobbiamo tenere presente che noi stiamo uscendo da una micro era glaciale che è finita intorno al 1700 i cui effetti, però, si sentono ancora. Di conseguenza è palese che quando c’è una discesa dei flussi delle temperature, poi inevitabilmente c’è una risalita. Il nostro sarà di un voto di astensione".

"Devo contraddire il consigliere Casiraghi - ha ribattuto Torri - Il tema ambientale è uno di quelli su cui c’è più comunanza di opinioni nella comunità scientifica, si parla del 98,5% di scienziati concordi sul fatto che esista un emergenza climatica".

"Solo trombonate ideologiche"

Feroce, invece, la critica avanzata da Ubiali che ha bollato il documento come il frutto di "trombonate ideologiche che si sentono da 40 anni".

"Purtroppo esiste una mentalità ideologica che pretende di avere il toccasana per risolvere i problemi senza ponderarne l’ampiezza - ha sottolineato Ubiali - E’ un dato storico che il clima nel corso dei secoli è sempre cambiato. Ma non è cambiato per opera essenzialmente dell’uomo, ma per fattori che trascendono. Poi certo noi possiamo fare qualcosa, magari incrementando l’educazione all’ambiente. In assenza di questo le trombonate ideologiche riempiono la bocca ma non risolvono nessun problema".

 

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