Violenza in famiglia, due anni di carcere al figlio

Il giovane di Concorezzo ha patteggiato la pena in Tribunale a Monza, i fatti risalgono alla primavera-estate.

Violenza in famiglia, due anni di carcere al figlio
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Violenza in famiglia, due anni di carcere al figlio. Il giovane di Concorezzo ha patteggiato la pena in Tribunale a Monza, i fatti risalgono alla primavera-estate.

Violenza in famiglia

Figlio violento condannato in tribunale a Monza.  Il 28enne, difeso dall'avvocato del Foro di Monza Paolo Confalonieri, ha patteggiato davanti al giudice Federica Centonze, una pena a due anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia.

Le accuse della Procura di Monza erano piuttosto gravi. Non descrivevano solo una situazione di quotidiano disagio tra le mura domestiche tra genitori e figlio, ma configuravano un quadro di pericolo reale per i due familiari. Nella nota di conclusione delle indagini si parlava per mamma e papà di uno "stato di sofferenza, avvilimento e umiliazione".

Diversi gli episodi riscontrati

Sono diversi gli episodi raccolti dalla Pubblica accusa. Secondo la ricostruzione della Procura, infatti, il 13 aprile del 2019 si sarebbe verificato il primo, grave episodio di violenza. Tutto sarebbe nato da un motivo molto futile: l'indagato avrebbe rimproverato ai genitori di non averlo svegliato per tempo facendogli fare tardi al lavoro. Quel giorno, furibondo, avrebbe aggredito la madre insultandola in ogni modo e lanciandole addosso una bottiglia piena d'acqua da un litro e mezzo. Dalla sua rabbia non sarebbe stato risparmiato neppure il papà, intervenuto per salvaguardare la moglie, contro la quale stavano piovendo insulti e oggetti. Anche il padre a quel punto sarebbe stato tempestato di insulti di ogni genere. Contro di lui, poi, sono stati lanciati altri oggetti e suppellettili della casa.

Il 18 luglio si sarebbero ripetute le stesse scene di rabbia e violenza. Il giovane aveva creduto che i genitori gli avessero nascosto un foglio di carta manoscritto. A quel punto si scatenò la solita tempesti di insulti e violenza con tanto di lancio di oggetti. Se la sarebbe presa con i mobili e le suppellettili di casa, scagliandone alcuni a terra .

L'escalation di violenza ebbe un sussulto ulteriore il 29 luglio del 2019 quando di fronte al rifiuto dei genitori di consegnargli 135.000 euro per l'acquisto di un immobile per andare via di casa, si scatenò l'inferno. Lanciò cornici e persino un coltello in direzione della madre. Ultimo episodio di violenza contestato è quello dell'8 agosto del 2019. Quel giorno diede una testata al papà che gli aveva negato 235 euro per l'acquisto di un paio di occhiali da sole. In quella circostanza il genitore riportò un trauma cranico e tre giorni di prognosi. Il cerchio si è chiuso con la condanna.

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