Muggiò risponde alla Lettera alla città della comunità pastorale

Tre strade da percorrere verso la solidarietà e l'arte del buon vicinato presentate da don Maurizio Tremolada giovedì al sindaco Maria Fiorito

Muggiò risponde alla Lettera alla città della comunità pastorale
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Una Lettera alla città indirizzata a tutte le famiglie muggioresi era stata scritta, lo scorso marzo, da don Maurizio Tremolada, responsabile della comunità pastorale della Madonna del Castagno, consegnata nelle mani del sindaco Maria Fiorito, per unire tutte le forze e invitare la cittadinaza alla solidarietà e a quell'arte del buon vicinato, di cui lo stesso arcivescovo Mario Delpini si era fatto portavoce a Milano nel giorno di Sant'Ambrogio.

Una Lettera alla città con l'obiettivo di superare i guasti dell'individualismo, migliorare la convivenza con uno sguardo diverso, fatto di solidarietà e misericordia, spendendo una propria parte di energia e di tempo per il benessere della collettività, arrivando a toccare anche il tema dell'accoglienza. Don Maurizio Tremolada aveva altresì invitato la cittadinanza ad avanzare delle proposte costruttive da portare avanti insieme che sono arrivate in questo messi alla parrocchia.

Le risposte

Tre le vie da percorrere, in sintesi, secondo le risposte dei muggioresi alla Lettera alla città pervenute a don Maurizio e presentate, giovedì sera nell'Auditorium parrocchiale di piazza del Burghett, nel momento della «Riconsegna della lettera» al sindaco Fiorito e a monsignor Garascia.

Come prima risposta c'è la grande volontà delle associazioni del territorio di voler far rete e collaborare insieme per realizzare eventi, per far circolare informazioni e creare legame con uno spirito di cordialità e di incontro. In secondo luogo c'è la disponibilità da parte di diversi sodalizi di mettersi al servizio per donare «la decima parte del tutto», come per esempio i Gaf, Gruppi di acquisto famigliare, o attraverso strumenti  e iniziative come il «Fondo Muggiò città solidale» e il fondo «Da famiglia a famiglia», a cui si è unita anche la proposta del sindaco Fiorito della «Banca del tempo».

Tra gli obiettivi da realizzare c'è anche quello della «Casa della carità», per offrire una risposta alle esigenze abitative di chi si trova in difficoltà e di chi è in cerca di asilo.

 

 

 

 

 

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