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Vacanze sulla neve, le abitudini degli sciatori italiani

Si condivide l’esperienza con il proprio partner, spostandosi in macchina e trascorrendo almeno una notte fuori casa.

Vacanze sulla neve, le abitudini degli sciatori italiani
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Vacanze sulla neve, il conto alla rovescia è cominciato. Sì, perché siamo già tutti con il naso all’insù in attesa delle prime nevicate. La stagione è alle porte e Monza si trova in una posizione strategica rispetto ai grandi comprensori lombardi, e non solo. Il riferimento è alla Valtellina, da Aprica a Bormio, passando per Santa Caterina Valfurva, Livigno e Valdidentro. Ma anche alla Valchiavenna con Madesimo, alla Val Camonica con Ponte di Legno e Montecampione o alla Val Brembana con Foppolo. E la Val d’Aosta non è lontana: Courmayeur, Breuil-Cervinia, Champoluc e La Thuile sono ad un massimo di due ore e mezza di auto dal nostro capoluogo di provincia. Ovunque si vada, una domanda sorge spontanea: ma come si comportano gli sciatori italiani? A rispondere è Expedia.it, con l’indagine «Gente da Neve 2019», condotta su un campione di mille italiani.

Vacanze sulla neve? Sì, by car

Di certo ci si sposta in macchina. Secondo la ricerca commissionata dalla celebre agenzia di viaggi online, l’85% degli italiani sceglie l’automobile per muoversi. E per raggiungere la località designata siamo disposti a spendere persino dalle 3 alle 5 ore (40%), con una media complessiva che supera addirittura le 5 ore di percorrenza. E allora i comprensori lombardi, valdostani, ma anche quelli piemontesi (Sestriere su tutti) di certo non spaventano. L’importante è che con noi ci sia il nostro partner (48%) o in alternativa per chi ne è sprovvisto ecco spuntare gli amici (36%). Lasciamo stare i parenti (4%) e in particolare i suoceri (1%), per chi li ha…

Weekend è meglio, ma quando si prenota?

Quante notti dedicare alle vacanze sulla neve? In media gli italiani dichiarano di trascorrere 5-6 notti all’anno (32%) in prossimità degli impianti sciistici. Può significare 5-6 weekend (sabato e domenica) oppure 2-3 lunghi (venerdì, sabato e domenica). Il perché è molto semplice: scegliere il pernottamento apre un mondo di attività correlate, come il relax nelle spa, il turismo, lo shopping o semplicemente un’ottima cena. Resta solo un dubbio, quando prenotare? Il 32% afferma di farlo non appena la stagione prende il via, per aver ben chiare le condizioni atmosferiche che si troveranno. Ma il 29% dichiara invece di farlo il prima possibile, per sfruttare le migliori tariffe. E in ultimo, il 26% la pensa esattamente al contrario: prenotazioni last minute per avere la certezza di godere della neve migliore possibile.

Parola all’esperto

“In Italia, soprattutto al Nord, gli sciatori sono fortunati perché possono decidere di concedersi una giornata sugli sci anche all’ultimo secondo. È anche vero però che se l’intenzione è quella di andare a sciare più volte all’anno, proprio prenotare almeno una notte in hotel potrebbe essere un’idea vincente. Di certo per godersi anche le serate nelle località montane, tra spa, ristoranti tipici o aperitivi in rifugio, senza fretta di dover tornare in città. Ma anche perché invece di imbarcarsi in due viaggi in auto in montagna si potrebbe farne uno solo, risparmiando in benzina e investendo invece in un break a tutti gli effetti”, ha dichiarato Michele Maschio di Expedia.it

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