Lady Dentiera ci ha trascinati sul lastrico LETTERA

Il Tribunale di Bergamo ha decretato il fallimento della holding.

Lady Dentiera ci ha trascinati sul lastrico LETTERA
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Lady Dentiera (alias la manager monzese Paola Canegrati) e il fallimento della Implanta Lab.

Lady Dentiera: la vicenda

Il Tribunale di Bergamo ha decretato il fallimento della Implanta Lab holding al vertice del gruppo di Paola Canegrati. La nota imprenditrice monzese è stata arrestata nel 2016 nell’ambito dell’inchiesta “Smile” sulla corruzione negli appalti per i servizi odontoiatrici negli ospedali lombardi. I magistrati bergamaschi hanno rilevato nei bilanci della Implanta Lab un buco pari a circa 18 milioni di euro.

La lettera

Siamo i 600 dipendenti delle società di “Lady Dentiera” che hanno dato scandalo negli ultimi 18 mesi per corruzioni e quant’altro scritto tra “sorrisi e dentiere”, ma noi, che stiamo per essere lasciati a casa inspiegabilmente, siamo molto altro… siamo i dipendenti delle società dell’odontoiatria sociale lombarda.
E anche ora che ci aiutiamo tra noi per pagare “il mutuo” di chi non ce la fa senza stipendio, non  riusciamo a pensare soltanto a noi stessi e alla nostra occupazione e sentiamo il bisogno di affermare con forza, di urlare che il nostro lavoro è prezioso e che le Istituzioni devono preservarlo per le nostre famiglie, ma anche e forse soprattutto, per chi vulnerabile sanitariamente e socialmente si è rivolto a noi negli ultimi 10 anni.
Siamo quelli che con 400 odontoiatri hanno lavorato nei 49 ambulatori dentistici ospedalieri lombardi per rispondere alle esigenze di 150.000 pazienti nel solo 2016: pazienti fragili e vulnerabili che hanno bisogno di un’odontoiatria ospedaliera per problemi economici o per necessità complesse di salute che vengono gestite solo dal dentista in ospedale.
Le nostre 600 famiglie, i professionisti che hanno scelto di lavorare per un progetto sociale nell’odontoiatria ospedaliera e tutti i fornitori di oltre 500.000 prestazioni l’anno, devono fare i conti con un fallimento che passa inosservato perché noi non ci siamo mai lamentati e mai tirati indietro con il nostro rispettoso silenzio e costante lavoro.
Stiamo fallendo nonostante il nostro progetto non possa fallire, nonostante un fondo di investimento abbia dichiarato a gran voce di voler investire con ingenti risorse nella nostra organizzazione.
Non si può buttare via un progetto sano, un format di salute che funziona, non si può “gettare via il bambino con l’acqua sporca”!
Perché le Istituzioni non vogliono che noi sopravviviamo e vogliono farci chiudere quando qualcuno,
credendo ancora in questa realtà, vuole investire?
Le istituzioni preferiscono lasciare sulla strada 1000 famiglie e lasciare senza la possibilità di essere curati
nelle proprie vulnerabilità, tutti questi pazienti?
Eppure noi ci crediamo ancora.
I dipendenti del Gruppo Implanta

L'appello finale

"Le Istituzioni non possono lasciare sulla strada 1000 famiglie e 150.000 pazienti odontoiatrici vulnerabili socialmente e sanitariamente", chiosa il Comitato Dipendenti Gruppo Implanta.

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