Insulta i militanti e distrugge il gazebo della Lega di Mezzago

E' successo ieri mattina, domenica: protagonista una ragazza.

Insulta i militanti e distrugge il gazebo della Lega di Mezzago
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Insulta i militanti e distrugge il gazebo della Lega di Mezzago. E' successo ieri mattina, domenica: protagonista una ragazza, che ha devastato la struttura sotto gli occhi attoniti dei militanti. Era stata consigliere comunale in una delle ultime amministrazioni di centrosinistra.

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Lo sconcerto della Lega

Mattinata decisamente movimentata per alcuni sostenitori della Lega di Mezzago, scesi in piazza con un loro gazebo in vista delle prossime elezioni amministrative. Niente di particolare, almeno fino alle dieci e un quarto, quando il segretario Pietro Ferreri e gli altri militanti sono stati oggetto di insulti da parte di una ragazza.

"Verso le 10.15 è transitata davanti a noi una macchina con a bordo una ragazza che con il finestrino aperto inveiva con toni minacciosi e insulti particolari contro di noi seduti al gazebo - spiega Ferreri - Noi non abbiamo dato peso alla cosa, pensando si trattasse di una classica bravata".

La situazione, invece, è degenerata di lì a poco.

"Dopo una mezzora la stessa ragazza è ripassata davanti al gazebo, ma ha fermato la macchina, una "Fiat Panda" di colore giallo, sul ciglio della strada - continua il segretario leghista - Quindi è scesa ed è corsa davanti a noi inveendo sempre con titoli dispregiativi nei confronti del partito e ai partecipanti del gazebo. Una volta arrivata alla struttura ha buttato per terra i tavoli, compresi i materiali sopra appoggiati, e anche i cartelli laterali , dicendo che Mezzago è di sinistra e tale deve restare. Sbigottiti non abbiamo reagito, anche perchè la cosa è stata fulminea, quindi la ragazza è risalita in macchina, continuando a sbraitare insulti e dicendo che non sarebbe finita lì, come se la cosa dovrebbe proseguire nei prossimi gazebo. Dal canto nostro abbiamo proceduto a denunciare l'accaduto ai Carabinieri".

Un caso non isolato

L'aggressione subìta domenica non è stata la prima per la Lega di Mezzago, come racconta lo stesso Ferreri:

"Lo scorso 10 marzo eravamo stati aggrediti da un gruppo di ragazzi, che avevano lanciato pesanti insulti contro la Lega e Salvini, ma non solo. Avevano infatti proceduto anche con un lancio di sassi. Anche in questo caso abbiamo sporto denuncia alle Forze dell'Ordine".

La condanna dell'onorevole Capitanio e del senatore Pellegrini

Gli avvenimenti di domenica sono stati duramente condannati da Massimiliano Capitanio, rappresentante della Lega in Parlamento.

"Purtroppo non si tratta del primo caso - spiega l'Onorevole del Carroccio - Sappiamo che i cambiamenti fanno paura, soprattutto nei luoghi dove uno stesso governo si protrae ormai da tanti anni. In ogni caso credo che quella di Mezzago sia una comunità civile e che il dialogo sarà democratico. Sono convinto che i pochi casi di demenza politica verranno prontamente isolati".

Ancora più aspro il commento del senatore Emanuele Pellegrini.

"E' ora di dire basta davanti all'ennesimo episodio di intolleranza violenta ai danni di un esercizio democratico, perpetrato come sempre a senso unico. La Lega, i suoi manifestanti, i suoi militanti e sostenitori, le sue sedi, sono sotto attacco giorno dopo giorno in tutta Italia, nel silenzio assordante dei media. La violenza che si manifesta da parte dei cosiddetti democratici, tolleranti, sedicenti antifascisti è nascosta, minimizzata, come i messaggi d'odio e le minacce di morte verso il ministro dell'Interno. A Mezzago questo clima di intolleranza e violenza ha avuto un nuovo episodio, l'ennesimo, in un'escalation di tensione che a parti invertite avrebbe avuto un megafono nazionale. La continue e reiterate sconfitte su tutto il territorio nazionale, l'irrilevanza politica a cui è sempre più confinata la sinistra, la nullità della loro proposta politica, invisa alla stragrande maggioranza degli italiani, provoca una crisi di impotenza che non sono capaci di gestire. Nessuno di noi si farà intimidire. Il cambiamento siamo noi, il buongoverno siamo noi. Non ci mettono paura. Avanti compatti verso un paese più giusto, pacifico e tollerante".

La solidarietà alla Lega di "Mezzago Democratica"

Nelle ore immediatamente successive all'aggressione, anche la lista civica di centrosinistra "Mezzago Democratica" ha voluto esprimere la sua vicinanza alla Lega con un post apparso su Facebook.

"Il confronto politico ha per noi il presupposto della non-violenza: sia essa verbale o fisica, verso persone o cose. La diversità di idee e opinioni è naturale caratteristica di ogni comunità e Mezzago Democratica concentra la sua attività sul dialogo aperto e il confronto, talvolta acceso ma sempre rispettoso, con tutti.
Esprimiamo solidarietà per l'episodio avvenuto questa mattina al gazebo della Lega e di nuovo ribadiamo che nella nostra campagna elettorale non c'è spazio per la violenza".

Il servizio completo sul Giornale di Vimercate in edicola da domani.

 

Commenti
ST

Ma non è la destra a essere violenta e non rispettare i pensieri e le libertà altrui? Si dicono antifascisti, ma come loro desiderano la morte degli avversari politici Si dicono antifascisti, ma come loro conoscono solo la violenza come espressione delle loro idee Si dicono antifasciasti, ma come i nazisti si auspicano la fine di israele Si dicono antifascisti, ma come loro ammettono solo il proprio pensiero Si dicono antifascisti, ma come loro agiscono in modo violento Si dicono antifascisti... appunto, si dicono.

Pietro Ferreri

Nessun commento sull'accaduto, ai posteri l'ardua sentenza.

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