Querela al Giornale, il sindaco difende l'assessore VIDEO

Bocciato l'ordine del giorno delle minoranze

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Querela al Giornale, il sindaco 5 Stelle di Vimercate difende il suo assessore.

Respinto l'ordine del giorno delle minoranze

Ha votato no in maniera compatta la maggioranza 5 Stelle di Vimercate. Un no per bocciare l'ordine del giorno presentato mercoledì sera in Consiglio comunale dalle forze di opposizione. Il documento chiedeva al Consiglio di impegnare il sindaco pentastellato Francesco Sartini a revocare le deleghe assegnate all'assessore al Bilancio, Trasparenza e Anticorruzione Mario Grossi.

La vicenda

Motivo della richiesta protocollata dai consiglieri Alessandro Cagliani (Noi per Vimercate), Cristina Biella (Forza Italia), Mariasole Mascia, Davide Nicolussi ed Elena Allevi (Partito democratico), e Mattia Frigerio (Vimercate Futura) era la querela fatta da Grossi nei confronti di direttore e cronista del Giornale di Vimercate. Reo, quest'ultimo, secondo l'assessore, di aver scritto falsità in un articolo del maggio scorso che dava semplicemente conto di una polemica politica da parte dei consiglieri di opposizione e anticipava, già allora, l'intenzione delle minoranze di presentare una mozione di sfiducia a Grossi.

Chiesto un risarcimento anche all'onorevole Rampi

Oltre alla querela al Giornale di Vimercate, Grossi ha anche chiamato ad una mediazione economica (non ha querelato come erroneamente riportato sull'ultimo numero del Giornale di Vimercate) l'onorevole vimercatese del Pd Roberto Rampi per il contenuto di un'interrogazione parlamentare, ritenuto diffamatorio, sullo stesso argomento dell'articolo. Da lui vorrebbe un risarcimento del danno economico quantificato tra i 25mila e i 50mila euro. La stessa cifra chiesta anche al cronista e al direttore del Giornale di Vimercate.

Le parole di Cagliani

Le forze di opposizione, nel presentare l'ordine del giorno, hanno definito l'azione di Grossi un'intimidazione alla stampa. Ciò, secondo il consigliere Cagliani risulta ancor più evidente "per il fatto che l'assessore abbia ritenuto di querelare solo il Giornale di Vimercate e non i consiglieri le cui dichiarazioni erano riportate correttamente in quell'articolo. L'assessore quereli me, non la stampa che ha fatto il suo lavoro".

Le parole di Mascia

"Vorrei ricordare che l'assessore che ora querela la stampa e chiede un risarcimento ad un deputato è lo stesso che non si è fatto scrupolo di definire su un socialnetwork i consiglieri di opposizione "indegni di appartenere al genere umano" -  ha aggiunto la capogruppo Pd Mascia - E ora lo stesso assessore non accetta la critica politica contenuta in un articolo?".

Le parole d Biella

"Quello di Grossi è un atto gravissimo, fatto non a titolo personale ma in qualità di assessore quindi in nome e per conto di tutta la Giunta e del sindaco - ha incalzato la capogruppo di Forza Italia Cristina Biella - Ed è ancor più grave che questa sera né il sindaco né i consiglieri di maggioranza riescano a comprendere la gravità di quanto sta accadendo. Fate un atto di coraggio, votate l'ordine del giorno con coscienza".

Le parole di Nicolussi

"Non ho sempre apprezzato quello che il Giornale di Vimercate ha scritto, anche nei miei confronti - ha detto il consigliere e segretario cittadino del Pd Davide Nicolussi - Ma mai ho pensato di querelare. Alla luce dell'atteggiamento tenuto questa sera in aula dall'assessore voto in maniera ancora più convinta l'ordine del giorno".

Le parole del sindaco

"Ciascuno ha il diritto di difendere la propria onorabilità e reputazione se ritiene che sia stata lesa - ha replicato il sindaco Francesco Sartini - La querela è un atto legittimo, non è un delitto querelare. In questa querela non c'è nulla di politico".

La capogruppo 5 Stelle

"Voto in maniera convinta contro questo ordine del giorno - ha aggiunto al capogruppo 5 Stelle Patrizia Teoldi  - E ribadisco la piena fiducia e stima nei confronti dell'assessore Grossi".

Lo sfogo finale di Cagliani e l'attacco al sindaco

"Quello di Grossi non è un atto personale, ma un atto fatto in nome e per conto della Giunta e quindi anche del sindaco come si evince leggendo le prime righe della querela - ha concluso furioso Cagliani - Questo è un atto politico. Sindaco, sei ipocrita. E' troppo comodo non prendere una posizione nel merito. Io da te non voglio sapere se è diritto dell'assessore querelare, ma se tu ritieni che sia giusto che abbia esercitato questo diritto".

Il voto finale

Scontato, come detto, l'esito del voto. L'ordine del giorno che sfiduciava l'assessore è stato bocciato a maggioranza.

 

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