Rousseau salva Salvini, base M5S furiosa. Amatetti guida la rivolta a Vimercate

"Il Movimento 5 Stelle è morto. Lo ha ucciso l'approccio manipolatorio dei vertici".

Rousseau salva Salvini, base M5S furiosa. Amatetti guida la rivolta a Vimercate
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Rousseau salva Salvini, base M5S furiosa. Amatetti guida la rivolta a Vimercate. "Il Movimento 5 Stelle è morto. Lo ha ucciso l'approccio manipolatorio dei vertici. Vergogna".

Rousseau salva Salvini, base M5S furiosa

Con il 59,05% dei voti su un totale di 52.417 iscritti, la maggioranza dei militanti del Movimento 5 Stelle ha deciso che l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader leghista Matteo Salvini per il caso Diciotti dovrà essere negata.

Ma adesso il Movimento deve necessariamente fare i conti con il restante 40,95% che invece voleva che Salvini fosse processato. “La votazione – si legge sul Blog delle Stelle – entra nella storia di Rousseau per essere stata quella con il maggior numero di votanti di sempre in una singola giornata”. Un record anche per la portata della spaccatura interna che adesso i 5 Stelle si preparano ad affrontare.

Amatetti guida la rivolta a Vimercate

In Brianza la situazione rispecchia quella nazionale. A Vimercate, uno dei due Comuni lombardi ad essere guidati da una giunta pentastellata, è in atto una vera e propria rivolta della base 5 Stelle contro i vertici nazionali e in particolare contro Luigi di Maio.

"Il Movimento 5 Stelle delle origini, dopo essere sopravvissuto a una serie di ictus, è morto. Cosa è diventato? Non lo so ancora. In ogni caso non lo ha ucciso l'esito della votazione ma l'approccio manipolatorio dei vertici. Vergogna".

Queste le parole utilizzate dal consigliere comunale grillino Carlo Amatetti nel commento al lungo post di Luigi Di Maio scritto dopo l'esito del voto. Amatetti ha poi rincarato la dose scrivendo:

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I pentastellati vimercatesi volevano il processo

Una reazione che era immaginabile visto che gli esponenti grillini vimercatesi avevano già chiarito, prima del voto, la loro posizione, sposando in pieno la proposta dell'autorizzazione a procedere per Salvini.

QUI TUTTE LE INTERVISTE

Orrico: "Il mondo politico ci ha tirato la trappola e noi ci siamo cascati"

Al commento di Amatetti è seguito quello di un altro pentastellato brianzolo, Andrea Orrico capogruppo in consiglio comunale ad Arcore del MoVimento 5 Stelle. Ecco cosa ha scritto sul suo profilo Facebook

Il mondo politico ci ha tirato la trappola e noi ci siamo cascati. Il M5s ha perso uno dei suoi capisaldi. Amavo quando ci chiamavano incompetenti, incapaci, ecc. Ma eravamo tutti di un pezzo. Ora abbiamo derogato alle regole e quindi tutto è permesso. Siamo un partito normalissimo e non più il cambiamento questo presto ci porterà in una dimensione molto diversa rispetto a quella di oggi. Ho grande delusione ma il voto va sempre rispettato anche se non condiviso. Voglio però ricordare ai nostri vertici che il Governare non lo ha ordinato il medico ma è un atto di ONORE e ONERE e se queste due condizioni non possono essere fatte rispettare va staccata la spina. Inizio a pensare che il limite dei due mandati inizi a pesare sulle spalle di qualcuno. Spero di sbagliarmi. Detto questo ritengo che sul caso specifico Salvini fosse innocente in quanto ha agito su mandato del Governo ma questa verità doveva essere decisa in un aula di tribunale non dalla rete o dai nostri rappresentanti in parlamento. Nessuno è al di sopra della Legge. Oggi continuerò a lottare per il MIO Movimento cioè quello in cui ho creduto quando ho aderito e nel quale ho speso Tempo e Risorse nella speranza che il vero cambiamento arrivi ancora una volta dal basso.

 

Commenti
Daniele

E' tipico di tutti i "democratici" estremi il contestare i risultati delle consultazioni veramente democratiche, se queste non sono come speravano. Hanno Rousseau, hanno votato liberamente, e ora rispettino quello che ne è venuto fuori.

Giancarlo

Concordo pienamente. Amatetti parli per se stesso e non scriva la base. Da pentastellato della prima ora difendo in pieno l'operato dei vertici 5S.

Aurelio

Concordo totalmente con Carlo Amatetti e la base degli attivisti di Vimercate e informo che pure in Piemonte non è stata digerita la bella pensata di Di Maio “ con la Pietra filosofale di Casaleggio “ per scaricare le proprie responsabilità su chi ha votato sulla piattaforma Rousseau . Mi domando comunque se quei 59,05% sono veramente farina del responso online o se sono state manomesse da qualche manina dal momento che nessuno è in grado di confermare . . .!

roberto

spero che Amatetti & orrico abbiano parlato per loro.Io sono un pentastellato della prima ora e mi sento offeso da questi.Sono anziano,ho la testa ben piantata sulle spalle e la capacità di poter prendere decisioni anche difficili da condividere,ho votato per il no a procedere.Ho pensato e valutato molto prima di esprimermi ma poi l'ho fatto con la convinzione di fare del bene al governo in carica e al paese.In verità dico che se si fosse votato per salvare SALVINI avrei votato un grande "si" a dar luogo a procedere ma in questo caso non era cosi. Ho 74 anni e da 50 seguo la politica italiana ne ho visto di nefandezze da far vomitare,i giudici però non sono MAI INTERVENUTI per mettere a repentaglio un governo eletto democraticamente. Stiamo quindi ben attenti perchè le trappole possono venire da gente che ci sta accanto e che fa finta di applaudire.Prima di tutto viene il Movimento,ci saranno trasformazioni ma i caposaldi che indicano la via tracciata devono rimanerci appicicati.

fabrizio

Processare Salvini per la nave Diciotti sarebbe incostituzionale perchè i ministri - per le azioni politiche - rispondono al premier ed al parlamento, e sarebbe ingiusto in quanto il ministro dell'Interno si è mosso con l'assenso dell'intero governo.

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