Tavola rotonda ad Arcore sul "Decreto Sicurezza" e immigrazione

L'appuntamento è per sabato 26 gennaio alle ore 16 a Sant'Apollinare

Tavola rotonda ad Arcore sul "Decreto Sicurezza" e immigrazione
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Decreto sicurezza, accoglienza e integrazione: istruzioni per l'uso.

"Culture diverse per una maggiore ricchezza". E' questo il tema della tavola rotonda organizzata ad Arcore per sabato 26 gennaio, alle ore 16, nella sala pubblica di Sant'Apollinare 1.

Incontro organizzato dalla Consulta multiculturale arcorese con il patrocinio del Comune di Arcore.

Al tavolo dei relatori i capigruppo consigliari

Il dibattito sarà moderato da Rodrigo Ferrario, giornalista de "Il Giornale di Vimercate" (media partner dell'evento) e vedrà la presenza dei capigruppo consigliari che siedono nell'Assise arcorese. Loro sono: Cheick Tidiane Gaye della "Lista Civica", Lucilla Ghezzi per il Partito Democratico, Andrea Orrico per il Movimento 5Stelle, Enrico Perego per la Lega Nord, Cristiano Puglisi per Forza Italia e Carlo Zucchi per la civica "ImmaginArcore".

Interverrà anche l'avvocato Sergio Biondino che proporrà una analisi superpartes sul Decreto Sicurezza che tante polemiche ha sollevato nei vari schieramenti politici.

"Un'occasione di confronto senza pregiudizi"

"Quello di sabato prossimo sarà un confronto a tutto campo senza pregiudizi su un tema importante come il Decreto sicurezza - ha sottolineato Gaye, consigliere comunale con delega all'immigrazione - Volutamente abbiamo invitato tutti gli esponenti politici che siedono in Consiglio comunale che potranno avere tempo e modo di spiegare la loro posizione e le loro eventuali critiche alla legge".

Ecco, in pillole, cosa prevede il Decreto Sicurezza sul tema immigrazione:

Permessi di soggiorno

Viene cancellato il permesso di soggiorno per motivi umanitari (articolo 1), che aveva la durata di due anni e consentiva l'accesso al lavoro, al servizio sanitario nazionale, all'assistenza sociale e all'edilizia residenziale. Al suo posto vengono introdotti permessi per "protezione speciale" (un anno), "per calamità naturale nel Paese di origine" (sei mesi), "per condizioni di salute gravi" (un anno), "per atti di particolare valore civile" e "per casi speciali" (vittime di violenza grave o sfruttamento lavorativo).

Centri di permanenza

La durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio viene allungata (articolo 2) dagli attuali 90 a 180 giorni, periodo ritenuto necessario all'accertamento dell'identità e della nazionalità del migrante.

Fondo rimpatri

L'articolo 6 assegna al Fondo rimpatri del Viminale le somme stanziate con la legge di bilancio per programmi di rimpatrio volontario assistito: 500 mila euro per il 2018, un milione e mezzo per il 2019, un milione e e mezzo per il 2020.

Protezione internazionale

Il diniego della protezione internazionale scatta nel caso di condanna definitiva (articolo 7) anche per i reati di violenza sessuale, spaccio di droga, rapina ed estorsione. Tra i reati di "particolare allarme sociale" sono inclusi la mutilazione dei genitali femminili, la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni personali gravi, le lesioni gravi a pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, il furto aggravato dal porto di armi o narcotici.

Lista Paesi 'sicuri'

E' prevista l'adozione, con decreto del ministero dell'Interno, di una lista dei Paesi di origine sicuri, al fine di accelerare la procedura di esame delle domande di protezione internazionale delle persone che provengono da uno di questi Paesi.

Revoca protezione

Il decreto (articolo 8) dispone la revoca della protezione umanitaria ai profughi che rientrano senza "gravi e comprovati motivi" nel paese di origine, una volta presentata richiesta di asilo.

Esame domande più celeri

Per accelerare l'esame delle domande di protezione internazionale, il questore dà comunicazione alla Commissione competente nel caso in cui il richiedente sia indagato o sia stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati riconosciuti di particolare gravità. L'eventuale ricorso non sospende l'efficacia del diniego.

Cambiano gli sprar

L'articolo 12 ridisegna lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (gestito con i Comuni): vi avranno accesso solo i titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati. Per snellire le procedure di registrazione e gestione dei migranti, vengono istituite a partire dal primo gennaio 2019 dieci nuove Commissioni territoriali per l'esame delle domande.

Revoca cittadinanza italiana

La revoca della cittadinanza italiana (articolo 14) scatta anche per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo o eversione dell'ordinamento costituzionale. Tempi raddoppiati (4 anni) per la concessione della cittadinanza per matrimonio e per residenza.

Patrocinio gratuito

Viene meno (articolo 15) la possibilità del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso del migrante contro il diniego della protezione sia dichiarato improcedibile o inammissibile.

Allontanamento dalla casa familiare

L'articolo 16 allarga ai maltrattamenti in famiglia e agli atti persecutori (stalking) i reati per i quali può essere applicata la misura dell'allontanamento dalla casa familiare con controllo mediante il braccialetto elettronico.

Stretta antiterrorismo su noleggio veicoli

Al fine di ridurre il rischio di attentati con veicoli lanciati sulla folla, i gestori delle attività di autonoleggio saranno tenuti (articolo 17) a comunicare - alla stipula del contratto e comunque con "congruo anticipo" rispetto alla consegna - i dati identificativi dei clienti alle forze di polizia per i controlli incrociati nelle banche dati.

 

 

 

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