Il popolo della Lega contro il Governo giallorosso

Il popolo della Lega contro il Governo giallorosso
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Parole forti alla festa della Lega di Brugherio contro il nascente Governo giallorosso guidato ancora da Giuseppe Conte. Parole pronunciate dal rappresentante dei sindaci lombardi Dante Cattaneo e dal consigliere regionale  Andrea Monti, cui il popolo dei lumbard ha risposto con un’autentica ovazione.

Governo giallorosso

La scelta di Salvini di uscire dall’allaeanza con il Movimento 5 stelle è stato il tema cardine degli interventi che si sono tenuti sabato sera 31 agosto 2019 sul palco dell’area feste di via Aldo Moro, dove da venerdì è in corso la festa provinciale del Carroccio, che proseguirà anche per le serate del 6, 7 e 8 settembre.

Cattaneo

“Il nuovo Governo che sta nascendo è il Governo dei perdenti, quelli che sono stati sonoramente bocciati dai cittadini italiani alle elezioni europee – ha detto Cattaneo – E’ un’alleanza, quella tra Pd e M5s, vergognosa che mette sotto i piedi la democrazia e la volontà popolare di andare al voto. Hanno paura delle elezioni. Dobbiamo attivare la resistenza sul territorio, perché la Lega è il primo partito in Europa, ma ci troviamo sempre i soliti a governare”.

Uniti con il Capitano

Così Cattaneo ha esortato a essere uniti e solidali con il segretario federale Matteo Salvini. “Dava fastidio – ha continuato – Era riuscito a frenare gli sbarchi e l’invasione. La gente andrà casa per casa a prenderli con i bastoni per mandarli a casa. Ci sono tanti sindaci in Lombardia. Costituiscono l’esercito della libertà. Poi ci accusano di essere fascisti. I fascisti sono loro e per questo li manderemo a casa”.

Toni accesi anche da Monti

Se Cattaneo ha usato parole forti, Monti non è stato da meno. Ha difeso la scelta di Salvini di uscire da un Governo che non era più in grado di agire: “Dava fastidio un partito che punto per punto stava mettendo in pratica quello che aveva promesso in campagna elettorale – ha detto – Era la prima volta che accadeva”. Poi ha premuto l’acceleratore sul tema dell’autonomia regionale.

“Ci stavano prendendo in giro”

“Da quattordici mesi ci stavano prendendo in giro – ha continuato – Hanno attuato un balletto vergognoso dicendo che noi vogliamo la secessione. Noi ne vogliamo una sola di secessione, quella tra efficienza e inefficienza. Noi vogliamo applicare la Costituzione. Vogliamo che la Lombardia si occupi di 23 materie ora di competenza statale e per questo abbiamo chiesto le stesse risorse che lo Stato impiega per gestirle. Noi siamo sicuri di essere più efficienti. Ma qualcuno altrove ha paura che la Lombardia, dando prova di efficienza, dia il “cattivo esempio” perché non potrà più dare la colpa a qualcun altro della propria mala amministrazione. Non vogliamo una scuola lombarda: vogliamo però graduatorie regionali. Così se qualcuno arriva e ottiene un posto qui, non se ne va via al suo paese lasciando la cattedra vacante”.

“Non siamo co…ni”

“Il popolo lombardo è un popolo mite – ha proseguito – Si alza al mattino e va a lavorare. Non vorrei che Conte pensasse che essere miti è essere co…ni. Noi non siamo co…ni e nemmeno egoisti”. Parole bagnate da uno scroscio di applausi dal pubblico presente.

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