Anpi Biassono rende omaggio ai Caduti di piazza Italia

Una cerimonia semplice si è svolta nella mattinata di domenica davanti al Monumento.

Anpi Biassono rende omaggio ai Caduti di piazza Italia
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Anpi Biassono ha reso omaggio ai Caduti di piazza Italia. Ciò nell'ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del IV Novembre, festa dell'Unità d'Italia e delle Forze armate.

Anpi Biassono rende omaggio ai Caduti

La mattina di domenica 4 novembre una delegazione Anpi, con cittadini biassonesi e la presidente Antonella Tremolada, si è recata a rendere omaggio al Monumento ai Caduti di Piazza Italia. "E' giusto esprimere solidarietà umana alle vittime civili e militari del primo conflitto mondiale, ma è altrettanto giusto denunciare i caratteri inaccettabili di un'inutile strage provocata da un esasperato spirito nazionalista" spiegano i rappresentanti della sezione locale dell'Associazione nazionale Partigiani d'Italia.

I drammatici numeri

651.000 furono i militari italiani morti; 589.000 i civili uccisi; più di un milione i feriti e i mutilati. Un'intera generazione cancellata; società devastate dove trovarono terreno fertile fascismo e nazismo. "Non servono, quindi, esaltazioni acritiche e retoriche della "Vittoria", ma occorrono, ancora oggi, profonde riflessioni. Perché le guerre non si celebrano ma, come sancito nella nostra Costituzione, si ripudiano (Articolo 11: l'Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali)".

Le vittime civili

"Biassono ha dovuto piangere anche vittime civili; abbiamo quindi ricordato anche la concittadina Anna Maria Galliani, coniugata a Monza e giovane madre, vittima del bombardamento austriaco del 14 febbraio 1916 in zona San Biagio. Così come è apparso doveroso ricordare i due biassonesi, peraltro decorati al valor militare, che a distanza di 100 anni ancora non figurano sul Monumento ai Caduti: Giovanni Cesana ed Antonio Tremolada. Una cerimonia semplice, senza formalismi e senza retorica, ma con tanta riconoscenza".

Giovanni Cesana - medaglia d'argento al valore militare

"Sergente, capo mitragliatrice, noncurante del pericolo, sotto l'intenso fuoco avversario, si spingeva solo fin presso le posizioni nemiche, per scegliere una postazione adatta a controbattere, con la propria arma, quelle avversarie. Mentre poi vi tornava con i suoi uomini da lui incoraggiati, veniva colpito a morte".
Montello, 20 giugno 1918.

Antonio Tremolada - medaglia di bronzo al valore militare

"Durante un contrattacco nemico, trascinando con l'esempio i suoi camerati, si slanciò, per primo, con disprezzo del pericolo, al salvataggio di un cannone da montagna rimasto avvolto dalle fiamme provocate da proiettili nemici incendiari. Colpito in pieno da una granata nemica, lasciò la vita nell'ardito tentativo".
Val Popena, 17 settembre 1915.

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