Cosov salva grazie a mister Messa

La grande impresa del sodalizio calcistico villasantese

Cosov salva grazie a mister Messa
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Quattro punti conquistati nel girone d’andata, ventisette in quello di ritorno: se non è record poco ci manca.

Con la vittoria ottenuta nell’ultimo turno di campionato contro il Molinello, la Cosov Villasanta ha coronato una vera e propria impresa, centrando una salvezza in Seconda categoria che solo qualche mese fa sembrava pura utopia. Soprattutto se si pensa che le Aquile biancorosse hanno artigliato il mantenimento della categoria senza passare dai playout.

Un vero e proprio miracolo sportivo

Un vero e proprio miracolo sportivo, il cui artefice ha un nome e un cognome: Lino Messa.

L’esperto allenatore al termine del girone d’andata ha lasciato la scrivania da dirigente ed è tornato a sedersi in panchina, suo grande amore calcistico abbandonato ormai da diverse stagioni.

C’è tanto del suo in questa clamorosa rimonta della Cosov, protagonista di una stagione sulle montagne russe. Per apprezzare al meglio la grandezza dell’impresa, è necessario riavvolgere il nastro dell’annata biancorossa, partendo dalla scorsa estate.

 

La prima svolta stagionale

La prima svolta arriva con la fine dell’«era-Cupelli»: cinque anni ricchi di soddisfazioni e vissuti sempre da protagonisti, pur con il grande rammarico di non aver mai centrato quel salto in Prima categoria sfiorato in numerose occasioni. Con Cupelli, passato all’ambizioso Lesmo, lasciano Villasanta tante colonne portanti della Cosov, che si trova a dover ripartire con un progetto nuovo e fortemente incentrato sui giovani.

L'arrivo di Mario Sottocorno

Anche per questo la guida tecnica della Prima squadra viene affidata a Mario Sottocorno, ex giocatore biancorosso e tecnico del settore giovanile: purtroppo la scelta non si rivela azzeccata e il 14 novembre, due giorni dopo la rovinosa sconfitta casalinga contro i biassonesi della Leo Team, arriva l’esonero.

L'avvicendamento in panchina con Pierangelo Cogni

Al suo posto la presidentessa Angela Calloni si affida a un tecnico vincente come Pierangelo Cogni, reduci dai successi di Veduggio: il bilancio con l’ex neroverde è disastroso, con cinque sconfitte in altrettante giornate di campionato e le dimissioni dell’allenatore.

Tradotto: la Cosov chiude il girone d’andata all’ultimo posto con soli 4 punti conquistati, a -7 dalla Pro Victoria penultima.

In panca anche mister Emanuele Leoni

Nella pausa invernale la società biancorossa piazza il colpo da 90, trovando l’accordo con Emanuele Leoni, tecnico reduce da esperienze anche in Promozione.

Sembra la mossa giusta per cercare la risalita, ma l’amore nato sotto Natale si rivela effimero come un’infatuazione estiva: Leoni lascia Villasanta prima dell’esordio in campionato, poco convinto del valore della rosa.

Uno scherzo del destino lo porterà a sedersi sulla panchina del Lesmo, vacante dopo l’esonero proprio dell’ex Cosov Cupelli.

Le aquile si affidano a mister Messa

A quel punto il sodalizio biancorosso si affida a un comandante di tante battaglie, quel Lino Messa esperto di salvezze e capace negli anni di guidare squadre di grande prestigio come Casati Arcore, Biassono e Bellusco.

"Da otto anni ormai facevo il dirigente - spiega Messa - La società tuttavia mi ha chiesto una mano per provare a salvare la squadra e io ho accettato con grande entusiasmo, anche perché sono un villasantese doc, quindi non potevo proprio rifiutare. Quando sono arrivato la situazione di classifica era molto complicata, ma nonostante ciò ho trovato uno spogliatoio agguerrito e con lo spirito giusto. Ci siamo messi a lavorare con dedizione e impegno e i risultati si sono visti".

Un girone di ritorno da record

Cinque punti nelle prime tre giornate di ritorno (impreziosite dal pareggio contro il Lesmo) per iniziare con slancio la rimonta, quindi l’apoteosi nel 22esimo turno con il successo sull’allora capolista Sovicese.

"E’ stata una grande prestazione, come ne abbiamo fatte tante - ha aggiunto mister Messa - Abbiamo giocato alla pari con tutti, ma la vittoria contro la Sovicese ci ha sicuramente permesso di credere sempre di più in noi stessi. Nelle ultime giornate poi abbiamo infilato un’altra serie di risultati positivi e abbiamo coronato questa grandissima impresa. Il merito ovviamente è di tutto il gruppo, formato da ragazzi per bene e con un forte spirito. E’ giusto dedicare a loro il raggiungimento di questo traguardo, oltre che alla società per la fiducia che mi ha accordato: mi ha fatto ringiovanire. Ora però preferisco fare un passo indietro: sono convinto di aver lasciato in eredità un gruppo di alto livello, che con qualche innesto giusto l’anno prossimo potrà puntare a qualcosa di importante".

Commenti
Mario

Dispiace vedere articoli come questo, dettati dall’interlocutore senza che vi sia un contradditorio, una verifica con le persone che vengono tirate in ballo, un semplice parere di chi scrive l’articolo. Si rischia di raccontare verità parziali ed inesattezze artefatte o di tralasciare delle informazioni che che hanno correlazione determinante per lo sviluppo degli eventi. Giusto elogiare Messa, a cui devo molto, ma non condivido la scelta di puntare sulla contrapposizione con chi è venuto prima di lui. Serenità, siamo dilettanti.

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