Negata l'autorizzazione, annullato il falò ad Albiate

Il momento di festa dedicato a Sant'Antonio era in programma domenica 20 gennaio in oratorio

Negata l'autorizzazione, annullato il falò ad Albiate
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Annullato il tradizionale falò di Sant’Antonio all'oratorio di Albiate.

Per la prima volta salta un appuntamento fisso con la tradizione tanto amato non solo dai bambini, ma anche dagli adulti. L’evento, previsto per domenica prossima 20 gennaio, è stato ufficialmente annullato dagli organizzatori per la mancanza dell’autorizzazione municipale. «Purtroppo non abbiamo avuto il nullaosta da parte della Polizia locale», hanno spiegato i volontari.

Il no ha fatto seguito a un’ordinanza regionale che vieta i falò sul proprio territorio per la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera.

La tradizione dei falò è legata alla ricorrenza liturgica di Sant’Antonio Abate, patrono di macellai e salumai, di contadini ed allevatori e protettore degli animali domestici. Tale ricorrenza, che cade il 17 gennaio, tramanda l’antica tradizione, anche con influssi legati a riti celtici, quando le campagne del contado milanese venivano illuminate da una moltitudine di falò. Le fiamme avevano un valore di purificazione ed erano propiziatrici per il nuovo raccolto. Simbolicamente si bruciavano anche le sofferenze e i dolori dell’anno precedente. Il fuoco era un elemento purificatore e dalle sue ceneri il ciclo della natura tornava alla nuova vita. Il fuoco costituisce inoltre uno degli attributi iconografici legati alla figura di Sant’Antonio, al punto che ad alcune patologie caratterizzate da esantemi cutanei viene dato ancora oggi il nome "Fuoco di Sant’Antonio".

 

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