Seveso, scuola Toti: le polemiche non si placano. La replica del Consiglio d'Istituto al sindaco

Dopo la marcia di sabato mattina i genitori rispondono al sindaco Luca Allievi.

Seveso, scuola Toti: le polemiche non si placano. La replica del Consiglio d'Istituto al sindaco
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Seveso, le polemiche legate alla scuola Toti non si placano. Dopo la marcia di sabato scorso e la condanna del sindaco Luca Allievi, il Consiglio d'Istituto ha deciso di rispondere alle parole del primo cittadino. "Siamo genitori e rappresentanti dei genitori nel Consiglio dell’Istituto comprensivo di via Adua, che comprende anche il plesso Toti di Baruccana. Anche noi regolarmente eletti, da quei genitori che il sindaco diffama con la sua comunicazione, pertanto pienamente legittimati a parlare a nome di tutti coloro che sono interessati da questa vicenda. Non siamo gli organizzatori della manifestazione del 29 giugno. Tuttavia non ci sottraiamo dal giudicare quanto avvenuto, soprattutto la reazione irricevibile del sindaco. Siamo rappresentanti di quei genitori il cui scopo è tutelare i diritti dei loro bambini. Non siamo espressione della politica e di alcun partito", esordiscono i rappresentanti.

"Nessuna irruzione"

"Si parla di 'atti di violenza verbale' e di 'irruzione all'interno del Municipio'. Vorrà il sindaco dirci quali frasi violente sono state pronunciate e contro chi. Una locuzione generica nulla dice. Confidiamo che il sindaco sappia che non si possa parlare di 'irruzione' in un luogo aperto al pubblico, come il Municipio, a maggior ragione se egli stesso, come afferma, vi si trovava nell'orario di ricevimento dei cittadini. È necessario usare i toni di questo comunicato per stigmatizzare il fatto che chi è entrato in Municipio non aveva un appuntamento? E i bambini che frequentano il plesso Toti, unitamente ai loro genitori, non sono degni e bisognosi di ascolto e di aiuto da parte del primo cittadino?".

Questione sicurezza

"Il sindaco indica l’oggetto della protesta come contro le 'politiche di sicurezza' dell’Amministrazione e afferma che la 'camminata di protesta è andata oltre il lecito consentito dall'autorizzazione della Polizia locale'. Siamo certi che il sindaco conosca la Costituzione: ciò che è lecito non è definito e non è sottoposto al giudizio della Polizia locale, ma della Magistratura. Per il resto la comunicazione della manifestazione era stata regolarmente consegnata e protocollata. Si vuole rendere chiaro che oggetto della manifestazione e di quanto chiesto dai rappresentanti dei genitori ha per oggetto 'il diritto all'istruzione' e non la solo la mera sicurezza. Il primo cittadino parla di disapprovazioni dei Vigili del fuoco, ma si rifiuta di consegnarci i relativi documenti. Riduce il problema all'aggiunta di un’aula, quando esso è ben diverso, più complesso e profondo, come è stato a lui comunicato dall'Istituto e dai genitori. Dopo aver, al solito, buttato la colpa sull'Amministrazione precedente, non esente da responsabilità, il sindaco si eleva a paladino del benessere dei nostri figli, facendo coincidere il concetto con la ripetuta 'sicurezza'. Vorrà lasciare a noi genitori di occuparci di questo benessere, aiutando le nostre scelte e non facendole lui per noi? Se volesse davvero occuparsi di 'sicurezza', perché non ha rimediato agli atti di furto e vandalismo subiti dalla Toti e denunciati dalla dirigente scolastica?".

"Nessun boicottaggio nelle soluzioni proposte"

Continuano i genitori: "Il sindaco afferma che le soluzioni da lui proposte 'sono state immediatamente boicottate da docenti e genitori'. Questo è falso: esprimere perplessità ed elencare criticità in pubblici comunicati e in lettere a lui indirizzate, ad oggi peraltro senza riscontro, non è boicottare. È un'espressione diffamatoria e di cui chiediamo rettifica. Così come quando si permette di dire che avremmo 'messo al primo posto nella scala di importanza le nostre comodità, come quella di “parcheggiare” i figli il più vicino possibile a casa' o della 'strumentalizzazione fatta dei bambini, questo loro utilizzo a fini politici, come scudi umani'. È opportuno che il sindaco moderi le espressioni. Ricordiamo che si trattava di una manifestazione pacifica per il diritto locale allo studio di bambini delle elementari. Non ci sono genitori che boicottano scelte e parcheggiano i bambini per i loro comodi. Genitori accusati di essere antidemocratici perché non accettano compromessi? Non è vero: al compromesso ragionevole, se venisse proposto, saremo sempre pronti, ma l’espressione di una voce dissenziente da chi ha il potere in Comune non è contro la democrazia. A meno che non si intenda la democrazia come dittatura della maggioranza sulla minoranza".

"Crisantemi? La morte del diritto all'istruzione"

"Il sindaco si lamenta della posa all'ingresso del Municipio di un mazzo di crisantemi, di insulti e di baccano con trombe e fischietti. I crisantemi sono stati posti per commemorare la “morte” del diritto all'istruzione e alla scelta della scuola per i propri figli. Lo preghiamo di non prenderla sul personale. Per il resto, stante che buona parte dei manifestanti erano bambini, vorrà il sindaco avere la pazienza di sopportare trombette e fischietti durante l’espressione democratica del dissenso? È fuori luogo l’espressione per cui si sarebbe trattato di 'insultare, forzare, aggredire verbalmente e se non fossero intervenuti gli agenti di Polizia locale e i Carabinieri chissà cos'altro sarebbe successo...'. Non eravamo alla presa della Bastiglia. Bastava che Lei si affacciasse e comunicasse ai bambini e ai genitori che di li a poco li avrebbe ricevuti, ma ciò non è successo. La ritenevamo più coraggioso nell'affrontare pochi genitori e i loro bimbi".

"Nessuno scopo politico"

"Stupisce una frase del sindaco, mentre si lamenta in cui narra che stava ricevendo persone bisognose che chiedevano a lui aiuto. Dal momento che, in diverse formali richieste, si è avanzata al sindaco la necessità di parlare dei problemi della Toti, riteniamo di essere anche noi genitori bisognosi di risposta". E aggiungono: "Se il sindaco ha un'idea di democrazia come la dittatura della maggioranza sulla minoranza, noi ribadiamo che la democrazia è il potere del popolo, non dei rappresentanti pro tempore di una parte, ancorché maggioritaria, sul resto. Far coincidere la manifestazione di sabato scorso con uno schieramento politico è una menzogna, è la realtà mistificata al fine di ridurre il problema a quello che non è: uno scontro tra partiti. Noi rappresentanti siamo uniti nel criticare le scelte dell’Amministrazione sulla Toti. E si prega il sindaco di considerare noi come la voce dei genitori, perché anche noi siamo stati eletti e, a differenza dei rappresentanti comunali, non siamo divisi".

"I moduli non sono container"

"Stupisce ancora la scelta di definire 'container' i moduli prefabbricati dove suggeriamo di collocare i laboratori sacrificati per far posto alle aule. Si tratta di qualcosa all'avanguardia delle tecniche edilizie, utilizzati anche in scuole di eccellenza e non solo in casi d’urgenza. Le soluzioni proposte dall'Amministrazione sono anch'esse foriere di costi, non risolvono i problemi e ne creano di nuovi. Nel caso dell’utilizzo delle aule dell’oratorio si tratta di una proposta non solo problematica, ma fatta senza assenso dell’ente ecclesiastico. Mentre nel caso dell’utilizzo delle aule di via De Gasperi, rendendo promiscuo l’ambiente tra elementari, medie e superiori, si arriverebbe all'annullamento del piano dell’offerta formativa, come spiegato all'assessore Alessia Borroni nelle opportune sedi. Se poi qualche ex rappresentante dell’Amministrazione ha ritenuto di intervenire e piegare a fini partitici l’evento, questo non può essere addebitato ai genitori e a noi rappresentanti. Se il Comune volesse adire 'azioni legali', auspichiamo e speriamo, anche con analoga iniziativa di rappresentanti di genitori, che la vicenda passi al vaglio di giudici terzi e imparziali. Crediamo nella giustizia e non nei proclami del sindaco, della Giunta e del loro ufficio stampa".

Firmato da tutti i rappresentanti dei genitori al Consiglio dell’Istituto di via Adua Seveso:
Sara Ferrari
Teodor Nasi
Milena Mauri
Erica Masiero
Brigida Fenu
Francesca Barbaro
Massimiliano Albericci
Vincenzo Dell’Anna

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