Chiusura asilo San Giuseppe Arcore, parla il sindaco Colombo

Nessuna retromarcia da parte dell'Esecutivo guidato da Rosalba Colombo

Chiusura asilo San Giuseppe Arcore, parla il sindaco Colombo
Pubblicato:
Aggiornato:

Chiusura asilo san Giuseppe di Arcore, nessuna retromarcia dell'Esecutivo guidato da Rosalba Colombo che vuota il sacco e respinge al mittente le accuse mosse dalle minoranze nelle ultime ore.

Oggi pomeriggio, giovedì, il primo cittadino, accompagnato dal vicesindaco Valentina Del Campo e dagli assessori Paola Palma e Fausto Perego,  ha incontrato la stampa locale per spiegare la sua posizione in merito alla questione riguardante il futuro dello stabile di via Tommaselli che sta tenendo con il fiato sospeso genitori, insegnanti e tutto il personale della civica fondazione.

Situazione complicata da anni

Dal 2011, anno di insediamento del centrosinistra di Rosalba Colombo alla guida di Arcore, ad oggi, come ha ricordato il sindaco con forza, "dalle casse di Villa Borromeo sono arrivati alla civica fondazione quasi 1,5 milioni di euro".

Qualche mese fa, ricordiamo, quando alla guida del Consiglio di amministrazione c'era ancora l'ex presidente dimissionario Cristina Maranesi, un istituto di credito della città non aveva accordato un mutuo di 550mila euro che sarebbe servito alla fondazione per far fronte a diverse spese. Il finanziamento avrebbe permesso di pagare fatture insolute pregresse (principalmente debiti con fornitori ma anche con il Comune di Arcore per quanto riguarda l’Imu, ndr) che ad oggi ammontano a 180mila euro e di effettuare lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Tommaselli. Senza contare che il debito è ben più ampio se si pensa che dal 2004 ad oggi non sono mai stati accantonati i Trattamenti di fine rapporto dei dipendenti.

Conti in deficit

La scuola, nata nel lontano 1891 e riconosciuta paritaria nel 2001, oggi comprende asilo nido (50 bambini) e scuola materna e sezione primavera (94 alunni) e 20 dipendenti, altri 4 a tempo determinato, 3 ritenute d’acconto e 2 partite Iva. Gestito da una Fondazione, i conti del San Giuseppe presentano un deficit che si aggira sui 180mila euro, senza contare il mutuo contratto alcuni anni fa.

A pesare fortemente sui bilanci è il costo del personale (circa l'85% degli introiti derivanti dalle rette che pagano i genitori viene assorbito dai costi per il personale), che non può essere ridotto perché per legge va garantito il rapporto 1/20 per la materna e 1/7 per il nido. Ma fa da zavorra anche una sede vecchia e troppo grande, nello storico edificio di via Tommaselli, con tante sale vuote, costoso da scaldare e che richiede continue manutenzioni e migliorie per stare al passo con i tempi.

"La legge mi impedisce di erogare danaro pubblico per un ente privato"

"La fondazione dell’asilo è un ente privato da sempre - ha spiegato il sindaco - Negli anni in cui non c'era sufficiente capienza nelle strutture pubbliche nella scuola materna, si era costruita una convenzione con l'allora Ipab che permettesse alle famiglie di iscrivere i loro figli alla scuola privata anche grazie ad un contributo pubblico.  E così siamo andati avanti per tutti questi anni. Ma deve essere chiaro a tutti che noi non possiamo più intervenire, come amministrazione comunale , all’interno della gestione dell’ente privato. Basta, dobbiamo dire le cose come stanno, altrimenti non se ne esce. Per troppi anni nessuno ha avuto il coraggio di dire all’asilo San Giuseppe, ai dipendenti, ai vari Cda che si sono succeduti, che non poteva funzionare così. Così non si va avanti perché i bilanci sono chiarissimi. La convenzione che scadrà a giugno non può essere mantenuta a queste condizioni. Me lo impedisce la legge, me lo impedisce il segretario comunale, me lo impedisce la struttura giuridica dell’ente e anche una recente disposizione della Corte dei Conti che impedisce ai Comuni di iniettare danaro pubblico all'interno di enti privati per pagare i suoi debiti. Altrimenti rischiamo di andare incontro ad un danno erariale. La legge parla chiaro: noi non possiamo dare un euro ad un istituto privato se non per il contenimento delle rette. Questo lo abbiamo bypassato, in passato, per amore del San Giuseppe. Ma così non può più funzionare".

"Già ai tempi del centrodestra l'ente era indebitato"

"Io ho il compito di parlare chiaro ai miei concittadini: già ai tempi del centrodestra di Marco Rocchini, che arrivò ad elargire addirittura 300mila euro all'anno, la civica fondazione aveva già dei debiti, con le bache, sottoforma di mutui, per circa  200mila euro  - ha continuato il sindaco - E nonostante questi corposi contributi, il disavanzo aumentatava sempre di più.  Da quando ci siamo insediati, anno dopo anno, abbiamo cercato di abbassare il contributo, cercando anche di aiutare i vari consigli di amministrazione che si sono succeduti a camminare con le proprie gambe alla ricerca dell'autonomia finanziaria. E questo lo abbiamo fatto più volte in diverse riunioni convocate in Comune alla presenza dei Cda, dei sindacati e del personale. Avevamo chiesto loro di cercare di abbassare il costo del personale, che incideva all'epoca, come oggi, in maniera massiccia sui bilanci. Ma i nostri inviti caddero nel vuoto. In 9 anni abbiamo erogato oltre 1,5milioni di euro alla civica fondazione e vorrei che questo concetto fosse chiaro a tutti. Certo, se devo rimproverarmi qualcosa, posso dire di avere peccato di un eccesso di buonismo. E' dal 2013 che va avanti questa situazione critica, ma noi già a partire dal 2013 avevamo fatto presente queste criticità. Anzi a dire il vero già da quell'anno avevamo ipotizzato la realizzazione dell'asilo nido e della scuola materna nell'area ex Falck. Non siamo di certo davanti ad un fulmine a ciel sereno. L'abbiamo detto in tutti i modi che cosi non si poteva andare avanti. Noi, a differenza di altri che nel corso di questi anni hanno preferito scappare piuttosto che affrontare i problemi, ci abbiamo messo la faccia e la testa per affrontare questo problema".

"Avevamo suggerito al Cda di sospendere le iscrizioni"

L'assessore Palma ha sottolineato che già da qualche settimana l'Eseutivo aveva invitato il Consiglio di Amministrazione a sospendere le nuove iscrizioni e ad evitare di organizzare gli open day.

"Lo scopo è quello di liberare i locali di via Tommaselli al termine di quest'anno scolastico poichè gli spazi sono costosi dal punto di vista strutturale e l'attività didattica non può più continuare per il prossimo anno - ha continuato Palma - Stiamo facendo dei ragionamenti per capire dove poter trasferire fisicamente i bambini della scuola materna al fine di far finire loro il percorso che hanno iniziato. Anche se, comunque, è bene ricordare che abbiamo già invitato i genitori ad iscrivere i loro figli alla scuola statale. Come possiamo fare mantenere la continuità? Abbiamo chiesto alla preside di poter utilizzare alcune aule della scuola elementare di via Monginevro. Stiamo cercando di capire se l'ipotesi è fattibile. Invece, per quanto riguarda il nido, in realtà il problema di spazi non esiste poichè abbiamo già a disposizione l'asilo nido realizzato nell'area ex Falck, sotto una delle due torri di recente costruzione".

Ampio servizio sulla vicenda San Giuseppe lo potrete leggere sul Giornale di Vimercate in edicola a partire da martedì 28 gennaio 2020

 

 

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie