Monza torna all'agricoltura per combattere il degrado

Il Comune affiderà i terreni incolti ai contadini

Monza torna all'agricoltura per combattere il degrado
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Monza torna all'agricoltura per combattere il degrado

Terreni per circa 32 ettari. Un'estensione che equivale a poco più di 44 campi di calcio. È il patrimonio di fondi agricoli del Comune di Monza. Si tratta di aree nel territorio di Monza e Concorezzo condotte da coltivatori sulla base di contratti ormai superati dalla normativa.

Due di questi terreni, per un’estensione complessiva di 6 ettari, uno in via Santa Anastasia e uno in via Libertà/viale Stucchi, risultano attualmente liberi e incolti. E proprio per questo a rischio degrado. Non mancano infatti episodi di abbandono illecito di rifiuti che poi devono essere smaltiti dal Comune.

La Giunta ha quindi approvato un atto di indirizzo con cui assegna i due terreni, in proroga fino a novembre 2020, agli agricoltori già conduttori di altri fondi. I terreni saranno assegnati, si legge nella delibera, «secondo un principio informato all’equità della ripartizione che determini un’equivalenza tra superfici complessive condotte dagli stessi».

Il vicesindaco spiega come l’atto di indirizzo nasca dalla volontà di rilanciare il sistema agricolo locale come elemento di crescita economica del territorio, collegandolo al consumo locale, ma anche come elemento di controllo e tutela del territorio. I terreni agricoli abbandonati, infatti, sono «terra di nessuno» dove sono abbandonati rifiuti e materiali, con costi di smaltimento a carico del bilancio del Comune.

 

 

 

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