Nella notte si sono riaccesi i camini di Asfalti Brianza

L'area dove sorge l'azienda è stata dissequestrata: cittadini in rivolta.

Nella notte si sono riaccesi i camini di Asfalti Brianza
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Asfalti Brianza, nella notte si sono riaccesi i camini. L'area dove sorge l'azienda è stata dissequestrata: cittadini in rivolta.

L'annuncio

L'annuncio è arrivato nella notte tra mercoledì e giovedì, ad opera della lista civica di Concorezzo "La Rondine" e del Comitato di quartiere Sant'Albino di Monza. La civica, in particolare, ha postato l'immagine di uno dei camini dell'azienda, posta sotto sequestro dalla fine di settembre a causa di anomalie nella gestione dei rifiuti, esprimendo da subito preoccupazione:

"Alcuni cittadini ci hanno mandato le foto del camino di Asfalti Brianza in piena attività - si legge nel post - Tante sono le preoccupazioni e la fiducia nelle istituzioni è oggi più carente che mai. Ci chiediamo se le prescrizioni dell'ordinanza sindacale del 12 agosto 2019 siano state rispettate e se l'impianto sia stato aggiornato. Ci chiediamo se siano in campo tutte le procedure per il controllo delle emissioni, affinchè i cittadini possano avere delle risposte".

Richieste di chiarimenti sono arrivati anche dalla lista civica "Vivi Concorezzo".

Nella mattina di oggi, giovedì, è arrivata la conferma del dissequestro da parte del sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio:

"Questo pomeriggio (ieri, ndr) ho ricevuto da parte della nostra Polizia Locale la notifica della Procura della Repubblica di Monza con la quale si autorizza una riapertura parziale dell'impianto - scrive il borgomastro - Polizia Locale e Arma dei Carabinieri sono già attivi per il monitoraggio della procedura. Questo per quanto riguarda l'iter giudiziario. Per quanto riguarda l'iter amministrativo, venerdì 22 novembre, il Prefetto di Monza ha convocato, oltre a me, anche i direttori generali di Arpa e ATS oltre al titolare di Asfalti Brianza (e per conoscenza il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Monza) per un vertice urgente sul tema. Questa mattina sarà emesso un comunicato stampa ufficiale con i dettagli".

Cittadini in rivolta

Dura, durissima, la reazione dei cittadini che da mesi ormai convivono con i miasmi emessi dall'azienda specializzata in produzione di bitume. In tantissimi hanno già contattato i Carabinieri di Monza e Concorezzo.

"Vi sollecitiamo a tutelare la nostra salute. Asfalti Brianza è un'azienda non affidabile alla luce della rassegna stampa che riguarda i suoi proprietari e che ognuno di Voi può trovare in Internet. Abbiamo motivi fondati per chiederVi di approfondire l'analisi della correttezza amministrativa e valutare le risultanze del sopralluogo che ha preceduto il sequestro - si legge in un comunicato stampa diramato dal Comitato di quartiere Sant'Albino e rivolto a Mauro Capitanio, Dario Allevi, Marco Troiano e Simone Sironi, sindaci rispettivamente di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate - "Asfalti Brianza" emette sostanze cancerogene (lo dice la loro stessa relazione). La cosa è confermata dalla analisi de Le Iene. Ha disatteso molti degli accordi assunti ai tavoli "di dialogo". Le modifiche impiantistiche hanno solo potenziato le emissioni e ampliato di molto il raggio dell'inquinamento. Lo stesso dottor Maierna di Arpa ha dichiarato alle Iene che queste modifiche non risolveranno il problema dell' inquinamento. Nessuna riapertura è tollerabile senza preventiva analisi di emissioni al camino, analisi di suolo, sottosuolo e falda dentro l'azienda e in tutto il raggio delle segnalazioni (900 in un mese e mezzo) da noi raccolte. Le normative in  materia di inquinamento sono sicuramente inadeguate ma noi temiamo che l'applicazione dei protocolli della sola dgr. 3018 rischino di focalizzare l'attenzione solo sulle "puzze" senza un'analisi chimica adeguata delle sostanze emesse. ATS va coinvolta in una seria analisi epidemiologica delle zone sottoposte da anni ad inquinamento. Voi siete i garanti della salute di decine e decine di migliaia di vostri cittadini, compresi bambini, anziani, donne incinte. Confidiamo in un vostro intervento di tutela".

La sensazione, insomma, è che una nuova battaglia sia appena cominciata.

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