Saldi estivi 2018 in Lombardia: occhio ai furbetti e alle fregature I CONSIGLI

prestate attenzione alle offerte anticipate ma anche alle fregature. Ecco una breve lista di consigli.

Saldi estivi 2018 in Lombardia: occhio ai furbetti e alle fregature I CONSIGLI
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Stanno per partire i saldi estivi 2018 in Lombardia. La data da fissare sul calendario è il 7 luglio ma qualcuno ha già iniziato a fare sconti anticipati, ignorando la normativa.

Saldi estivi 2018 dal 7 luglio

Come di consueto il primo sabato di luglio inizieranno i saldi estivi. Tanti saranno i prodotti, dall’abbigliamento agli accessori, che potranno essere acquistato a prezzi scontati. Sconti che quindi per legge non possono essere fatti nel periodo immediatamente precedente l’inizio dei saldi. A denunciare invece che in molti cominciano già a inviare messaggi e email con sconti anticipati è Confcommercio.

No alle offerte in anticipo

“Questa – come riportato sul Giornale di Como che ha interpellato il presidente di Federazione Moda Italia Como Marco Cassina – rappresenta una violazione della legge sui saldi. Chi opera nel settore commercio sa benissimo che prima dei saldi non si possono pubblicizzare sconti o offerte promozionali. I presaldi sono vietati e la legge va rispettata”.

“I saldi estivi in Lombardia, come da normativa regionale, coincidono con il primo sabato del mese di luglio, quindi quest’anno partiranno il 7 luglio 2018. Pertanto non è possibile effettuare le vendite promozionali a partire dal 7 giugno 2018 (30 giorni prima dell’inizio dei
saldi). Per i trasgressori è prevista una sanzione da 516 a 3098 euro” ricorda il direttore Graziano Monetti.

I consigli per non prendere fregature

Insomma prestate attenzione alle offerte anticipate ma anche alle fregature. Come ogni anno il Codacons ha stilato una breve lista di consigli da seguire per fare shopping in tutta sicurezza ed evitare spiacevoli inconvenienti. Ve le riportiamo ingralmente:

1- Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’ articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2- Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’ avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3. Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’ effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’ acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4- Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’ articolo guardando l’ etichetta che descrive la composizione del capo d’ abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’ acquisto). Un commerciante, salvo nell’ Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’ acquisto.

7. Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8. Prova dei capi: non c’è l’ obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’ adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

 

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