Ha accumulato tremila euro di pedaggi non pagati, il furbetto che beffava Autostrade beccato dai vigili

Un ventiquattrenne rumeno alla guida di un’auto con targa polacca riusciva ogni volta a risultare non identificabile. E' stato preso a Trezzo.

Ha accumulato tremila euro di pedaggi non pagati, il furbetto che beffava Autostrade beccato dai vigili
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Il furbetto che beffava Autostrade è stato fermato dalla Polizia Locale di Trezzo sull’Adda. Un ventiquattrenne rumeno guidava un’auto polacca e si accodava in autostrada ai veicoli in uscita dotati di Telepass e beffava la sbarra.

Identificato il furbetto che beffava Autostrade

Viaggiava in lungo e in largo per l’Italia in autostrada senza mai pagare il biglietto. E per farla franca aveva escogitato un semplice quanto efficace trucco: quando raggiungeva il casello si accodava a un altro veicolo dotato di Telepass e riusciva a beffare la sbarra automatica. Alla fine, grazie alla Polizia Locale di Trezzo sull’Adda l’ignoto scroccone è stato identificato e ora rischia di subire un processo penale. Ha infatti accumulato un debito con Autostrade per l’Italia di oltre tremila euro.

L’indagine

Tutto è iniziato quando al Comando cittadino è giunta una delega della Procura di Firenze nella quale si chiedeva di individuare un soggetto ignoto che, a bordo di una Opel Astra con targa polacca sovente era stato visto uscire dal casello cittadino dell’A4, senza mai pagare il pedaggio. In realtà, la Polizia di Stato lo stava cercando praticamente in tutta Italia, dato che ogni volta, con la scusa di avere un’auto con targa straniera, e quindi di fatto irrintracciabile, l’uomo era riuscito ogni volta a farla franca. Il caso è stato quindi assegnato dalla comandante Sara Bosatelli all’assistente esperto Paolo Camagni che si è subito messo sulle tracce dell’ignoto automobilista. Sapendo che da diverso tempo nel parcheggio del motel Longobardo di viale Lombardia c’era uno strano andirivieni di auto con targa straniera, il vigile urbano trezzese ha deciso di recarsi sul posto per recuperare qualche indizio.

L’articolo completo sul numero della Gazzetta dell’Adda in edicola da sabato 23 novembre 2019 e nello sfogliabile online.

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