Un rifugio sicuro per bimbe vittime di violenza: inaugurato a Calcutta il centro di Skychildren

La onlus monzese ha ristrutturato un intero edificio che, da oggi, potrà accogliere le bambine in difficoltà

Un rifugio sicuro per bimbe vittime di violenza: inaugurato a Calcutta il centro di Skychildren
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Un rifugio sicuro per bimbe vittime di violenza: inaugurato a Calcutta il centro di Skychildren

Le socie della onlus monzese Skychildren hanno inaugurato un nuovo spazio, nella megalopoli indiana, in cui le piccole vittime di abusi e violenze potranno trovare protezione, nonché un luogo sicuro in cui rifugiarsi.
Il progetto della onlus, fondata nel 2011 da quattro donne monzesi per aiutare i bambini di strada indiani, prevedeva la ristrutturazione un intero edificio che, da oggi, potrà accogliere le bambine in difficoltà, abbandonate o salvate nell’immediato da violenze e prostituzione minorile.

Cure mediche e psicologiche

In questo rifugio potrà essere assicurata la protezione tempestiva per 50 bimbe contemporaneamente, alle quali verranno forniti generi di prima necessità come cibo, vestiti e cure mediche, ma anche il supporto psicologico necessario a superare i traumi subìti. Il primo obiettivo è il ricongiungimento famigliare; una volta assistite e ricostruita la storia di ognuna di loro, il lavoro prosegue risalendo alla famiglia di origine per reinserirle nel loro contesto. Il tutto sotto la guida e il controllo degli operatori sociali.

Qualora non vi fossero le condizioni indispensabile al reinserimento, o non si riuscisse a risalire alla famiglia, la bimba verrà indirizzata a una delle case di accoglienza a lungo termine sostenute da Skychildren. Con questo sistema, si stima che il rifugio temporaneo potrà ospitare anche 400 bambine l’anno.

Un progetto di ampio respiro dunque, condotto, anche in questo caso, rispettando la regola del "100 per cento": la onlus monzese è infatti una delle poche al mondo a garantire che il 100 per cento dei soldi donati vada direttamente ai bambini. Questo perché tutte le spese amministrative sono a carico delle socie (Allegra Viganotti, Anna Dossi, Katia Ambrosini e Federica Gironi). Tutti i progetti portati avanti, oltre ad avvalersi della collaborazione del personale locale qualificato, sono seguiti personalmente dalle socie che due volte l’anno vanno in India a loro spese.

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